Totoministri: da Salvini a Ronzulli, tutti i nodi da sciogliere per Giorgia Meloni
Tanti gli scogli da superare sia per le caselle "politiche" che per ruoli da affidare a tecnici. E la leader di Fratelli d'Italia invita tutti a darsi una mossa.
Totoministri, la "partita" entra nel vivo soprattutto dopo il sussulto lanciato in queste ultime ore dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che ha suonato la sveglia agli alleati:
"Facciamo presto, o arrivano altri no e ci mostriamo deboli".
Totoministri, un rebus difficile da risolvere
La sollecitazione della Meloni (che aveva quasi il sapore di un ultimatum) è arrivata ieri, sabato 8 ottobre, nel vertice del Centrodestra nella residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore, al quale ha partecipato anche il leader della Lega Matteo Salvini.
Nonostante la nota stampa dove è stato segnalato che il confronto prosegue in modo proficuo, i nodi da sciogliere sono ancora tanti.
E oltre alla composizione del Governo, riguardano anche la presidenza delle Camere.
Ministri e presidenza Camere, i nodi
Sulla presidenza del Senato ad esempio si fa fatica a trovare la quadra. I nomi caldi rimangono quelli di Ignazio La Russa (FdI) e Riccardo Molinari o Roberto Calderoli (Lega) ma la situazione è nello stallo completo. Anche perché bon ton suggerirebbe di lasciare almeno una presidenza alle opposizioni, ma con due partiti con percentuali quasi pari da accontentare, la scelta probabilmente cadrà su una "spartizione" interna al Centrodestra.
Anche perché al tempo stesso Berlusconi spinge (al momento senza successo,) per l'ingresso della sua fedelissima Licia Ronzulli nel Governo (alla Sanità?). Una situazione complessa, anche per i non ottimi rapporti dell'azzurra con la stessa Meloni. Sul tavolo poi c'è pure la nomina dell'ex presidente del Senato Elisabetta Casellati alla Giustizia dove però FdI (con Nordio) e Lega (con Giulia Bongiorno) hanno altre idee.
Tecnici e politici, il caso degli Interni
Lo stallo è poi ancora evidente nella strategia per comporre la squadra di ministri: Matteo Salvini vorrebbe tutte rappresentanze politiche, Giorgia Meloni no, perché vorrebbe anche dei tecnici in grado di "valore e qualità" alla squadra agli occhi dell'opinione pubblica, dell'Europa e del nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dalla sua però il leader della Lega sembra aver definitivamente rinunciato alle sue ambizioni di tornare al Viminale, alla guida del Ministero degli Interni. Per questa carica in lizza ci sono prefetti ed ex prefetti con Matteo Piantedosi in pole position. Ma è difficile pensare che per il segretario della Lega non ci sia un posto nell'Esecutivo. Bisogna "solo" capire quale...
Lo stallo anche sul Ministero dell'Economia
Una situazione di impasse che interessa anche il Ministero dell'Economia. La soluzione più ambiziosa e prestigiosa, quella di Panetta non sembra facile da concretizzarsi.
Ecco allora che stanno prendendo quota delle alternative: Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli.
Ma in questo caso, come per gli Interni, il dado è tratto: il ministro sarà un tecnico. Così come per la Salute dove è in ascesa il nome di Guido Bertolaso.
Gli altri ruoli nell'Esecutivo
Tornando alle rappresentanze politiche invece, Antonio Tajani andrà alla Difesa (anche e sono in rialzo le quotazioni del Generale Portolano) o agli Esteri, mentre la Lega vuole l'Agricoltura e il neo Ministero denominato Natalità e Famiglia. In totale, ad ogni modo, la spartizione dovrebbe prevedere cinque Ministeri a testa per Lega e FI, mentre i restanti sarebbero ad appannaggio di Fratelli d'Italia.
Nel frattempo, già domani, lunedì 10 ottobre 2022, è previsto un nuovo vertice del Centrodestra. Questa volta da Roma con Silvio Berlusconi collegato in videoconferenza. E intanto la prima seduta del nuovo Parlamento (13 ottobre) e le consultazioni con Mattarella si avvicinano. E Giorgia Meloni sa che non può arrivare impreparata all'appuntamento...