l'analisi

Pokè superstar, in Italia il suo consumo è raddoppiato

Il nostro paese fa registrare tassi di crescita superiori alla tripla cifra

Pokè superstar, in Italia il suo consumo è raddoppiato
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Pokè superstar, in Italia il suo consumo è raddoppiato. Il fatturato 2022 è previsto in 328 milioni. È quanto emerge dalla seconda edizione del report "Il mercato del Poké in Italia". In controtendenza rispetto al resto del mondo, l’Italia registra tassi di crescita superiori alla tripla cifra, che indicano una nazione con ancora grandi opportunità nel settore. Ecco oggi quindi 820 i punti vendita (+140% rispetto al 2021), per un giro di affari stimato di 328M (+117%, rispetto ai €151M registrati nel 2021).

Pokè superstar

Il piatto tipico della cucina hawaiana è stato importato dallo chef Sam Choy negli USA ed è diventato in poco tempo un food trend mondiale. Continua a registrare stime positive, con il mercato globale che prevede un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 8,4% nel quadriennio 2022-2026. Un trend che si è leggermente ridimensionato rispetto alla stima iniziale (14%) per via di una maggior stabilizzazione del mercato del Nord America, regione con forte peso nel settore.

Milano, Roma e Torino

A livello geografico, Milano, Roma e Torino si confermano come le città italiane in cui il mercato del Pokè è più sviluppato. A Milano la prima catena è Poke House con 21 store e il 16% di market share: è anche l’unica catena italiana con una strategia internazionale e che a giugno 2022 contava 57 store fuori dall’Italia (Europa e Stati Uniti) per un totale di 113. Nella Capitale, la leadership è detenuta da Ami Pokè, con il 10% di market share, mentre a Torino al primo posto spicca Pacifik Poke (16% di market share). Nel Nord-Est, Poke Sun-Rice è invece la catena leader (con 10 store e il 19% di market share).

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