Tutto ciò che c'è da sapere

Cosa devo fare se prendo il Covid in questo autunno 2022 (e regole scuola)

Quando scatta e quanto dura l'isolamento, il tampone d'uscita, la quarantena. Con un occhio particolare a ciò che può succedere in classe.

Cosa devo fare se prendo il Covid in questo autunno 2022 (e regole scuola)
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L’autunno è arrivato, in pochi giorni le temperature sono precipitate e, complice lo sbalzo di temperatura, in tanti sono tornati alle prese con mal di gola, tosse, in alcuni casi anche qualche linea di febbre.

Ma come faccio a sapere se è sono un raffreddore, o una forma influenzale, o il Covid-19? E se fosse il Covid? Cosa devo fare? Quali sono le regole in questo autunno 2022?

Cosa devo fare se prendo il Covid (autunno 2022)

Vediamo di capirci qualcosa insieme, tenendo conto che ormai mascherine e distanziamento sociale non sono più obbligatori (le Ffp2 sono obbligatorie sui mezzi di trasporto fino al 30 settembre e in ospedali e Rsa fino a fine ottobre), ma consigliati, così come il lavaggio e la disinfezione delle mani, o l’evitare strette di mano. Anche lo smart working è indicato tra le buone pratiche, ove possibile.

Intanto la campagna vaccinale resta il miglior “antidoto”: quella appena iniziata per la quarta dose booster coi vaccini bivalenti (studiati per combattere anche le varianti Omicron) è dedicata a fragili e over 60, ma anche chi non ha ancora fatto la terza dose può rimettersi in pari in vista della stagione fredda.

E il Green pass? E’ stato abolito, tranne che per l’accesso alle RSA e ai reparti di degenza negli ospedali fino al 31 dicembre 2022.

Intanto si registra una risalita dei contagi

Solo 13 morti ieri, 26 settembre: il numero più basso dall'8 agosto 2021. Un dato sicuramente confortante (anche le intensive sono passate da 157 assistiti a 125 e gli altri reparti ordinari da 3.420 a 3.321), eppure settimana scorsa ci sono state 142.518 infezioni, cioè il 26% in più dei contagi dei sette giorni precedenti. Per capire se siamo all'inizio di una nuova risalita importante si dovranno aspettare alcuni giorni. Tutta colpa della variante Omicron 5, e infatti il 16% dei nuovi casi settimanali riguarda persone che avevano già avuto il Covid e sono risultati sensibili alla mutazione.

Quindi, se ho il raffreddore, che faccio?

Non esiste una prescrizione precisa, in questo momento da parte del Ministero della Salute.

Il discrimine principale resta la temperatura, e infatti è per questo che negli ultimi due anni ci siamo visti puntare alla fronte quella sorta di pistola: il raffreddore normale non comporta febbre.

Di base, la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio medico di famiglia, soprattutto se oltre ai sintomi avete febbre.

Il medico può prescrivere un tampone (tenete conto che dallo scorso aprile i tamponi in farmacia sono a pagamento).

Oppure posso decidere di fare un tampone rapido anche in autonomia.

La regola è che anche un tampone rapido positivo è un caso positivo confermato.

La sintesi grafica elaborata da Regione Lombardia

Quando scatta e quanto dura l'isolamento

Se sono positivo al Covid-19, informo il medico e mi attengo alle sue indicazioni per gestire il decorso della malattia.

Anche gli asintomatici devono comunque rimanere in isolamento per 5 giorni e non più 7 (ma per rendersi conto di essere asintomatici, naturalmente bisogna prima fare un tampone, il che non è affatto scontato…).

I positivi sintomatici entrano subito in isolamento. Quando il Covid passa, devono aspettare 2 giorni dopo la fine dei sintomi e poi cominciare a contare altri 5 giorni di isolamento.

Quando inizia l'isolamento vero e proprio di 5 giorni, l'Asl, avvisata dal medico, manda un sms con un link dal quale si può scaricare il provvedimento di isolamento e prenotare già il primo (e magari anche l'ultimo) tampone di uscita.

Il tampone d'uscita è obbligatorio

Finiti i 5 giorni d’isolamento, è obbligatorio un altro tampone "in uscita" con esito negativo, per poter tornare alla normalità. Se uno non si negativizza dopo i 5 giorni e continua a rimanere positivo anche dopo, comunque decorsi 14 giorni può tornare a uscire di casa anche se ancora positivo.

Attenzione, sia per asintomatici che sintomatici, il tampone d’uscita non può essere quello rapido autosomministrato, dev’essere fatto in un centro autorizzato.

Dove?
- in punti tampone presso gli ospedali (se ne trovate)
- da privati accreditati (farmacie, etc)
- infine anche il medico di base può eseguire il test

Cosa serve?
Dovete portarvi il provvedimento di isolamento scaricato e stampato, oppure basta anche il link che vi è arrivato via sms.

Se siete negativi vi verrà rilasciato il provvedimento di fine isolamento.

E se ho un contatto con un positivo? C'è ancora la quarantena?

E se scopro di aver avuto un contatto stretto con un positivo, devo fare la "vecchia" quarantena?

No. Come vedremo meglio fra poco, per la scuola ad esempio s’è deciso che i contatti di un positivo devono andare in classe, se hanno lievi sintomi con mascherina, se invece hanno anche febbre restano a casa.

Per tutti gli altri, vale l’autosorveglianza per 10 giorni: si monitorano i sintomi e si tiene la mascherina Ffp2.

Quanto tempo prima devo aver avuto un contatto stretto, per rischiare il contagio? Il periodo infettivo può iniziare uno o due giorni prima della comparsa dei sintomi, ma è probabile che le persone siano più contagiose durante il periodo sintomatico.

Ma solo se il contatto col positivo è stato di tipo:

- contatto con secrezioni (es bacio o anche toccare il fazzoletto sporco di un altro)
- contatto fisico (es stretta di mano)
- contatto diretto: faccia a faccia a mano di 2 metri per 15 minuti
- contatto prolungato senza mascherina in un ambiente chiuso per più di 15 minuti (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale)
- contatto di viaggio fino a due posti lontano da me
- l'autosorveglianza infine scatta sempre per i conviventi

Se insorgono dei sintomi, si chiama il medico o si fa un tampone rapido.

Covid: nuove regole scuola anno 2022/2023

E a scuola, quest’anno che succede?

Per prima cosa, lezioni in presenza: la dad è stata abolita in ogni caso (non sarà utilizzata nemmeno per gli studenti positivi a casa in isolamento).

La mascherina invece sarà indicata solo per soggetti fragili e a rischio.

TRE CASI POSSIBILI:

  • Se uno studente ha sintomi riferibili al Covid e febbre superiore ai 37,5 gradi non può recarsi a scuola e deve contattare il medico di famiglia che deciderà se prescrivere o meno un tampone a seconda della situazione clinica.
  • Se lo studente ha solo sintomi respiratori di lieve entità e senza febbre, può andare a scuola indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino a quando i sintomi saranno passati.
  • Se invece, una volta fatto il tampone, lo studente è positivo al Covid 19, allora deve stare a casa in isolamento e per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

CONTATTO CON UNO STUDENTE POSITIVO

E i compagni di classe che sono stati a contatto con uno studente poi diventato positivo devono fare la quarantena? No, potranno andare a scuola regolarmente e non dovranno mettere neppure la mascherina, a meno che sviluppino sintomi e comunque sempre senza febbre, altrimenti devono rimanere a casa.

Nel caso in cui un alunno, come pure un docente o il personale scolastico, presenti sintomi riconducibili al Covid durante le ore di lezione, verrà ospitato nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di alunni minorenni, dovranno essere avvisati i genitori.

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