Chi si celava dietro i raid No vax nel Modenese
Nelle loro case è stato trovato tutto l'arsenale della loro campagna contro i vaccini.
L'ultimo attacco vandalico era avvenuto poco tempo fa nella notte tra lunedì 19 e martedì 20 settembre 2022. "Ti vogliono vaccinare per farti crepare" avevano scritto sui muri esterni dell’Asl a Baggiovara (Modena). La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha consentito alle forze dell'Ordine di smascherare i due antivaccinisti che si celavano dietro i raid No Vax che in questi mesi hanno colpito il Modenese. La perquisizione domiciliare non gli ha lasciato scampo: trovato tutto l'arsenale con cui mettevano in atto la loro campagna contro i vaccini.
Chi si celava dietro i raid No Vax nel Modenese
Sono stati inchiodati dal medesimo modus operandi che hanno messo in atto in tutti gli episodi a loro contestati. Un dettaglio non da poco che, come raccontato da Prima Modena, ha consentito alle forze dell'Ordine di scovare un 47enne, residente in provincia, e una 51enne con casa ad Argelato (Bologna), entrambi autori dei numerosi raid No Vax verificatisi nel Modenese negli ultimi mesi e per i quali, ora, sono stati denunciati.
Dai riscontri degli inquirenti è emerso che la donna di 51 anni fosse già stata identificata dopo che a Medolla era stato esposto, in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, uno striscione No Vax. Il 47enne, invece, è stato riconosciuto come leader del movimento antivaccinista ViVi, che in passato aveva rivendicato diversi imbrattamenti.
Il loro ultimo colpo era avvenuto pochi giorni fa, nella notte tra il 19 e il 20 settembre: ad essere stata imbrattata con scritte antivacciniste la sede dell'Asl di Baggiovara. Gli slogan utilizzati erano noti: "Ti vogliono vaccinare per farti crepare", "Controllo totale" e ancora "I vax uccidono". Un episodio che ha permesso agli agenti della Questura di stringere il cerchio dei sospetti intorno ai due antivaccinisti, tanto da effettuare una perquisizione nelle loro abitazioni.
Trovato arsenale della loro campagna No Vax
E' stata proprio la perlustrazione delle loro case che ha permesso ai poliziotti di trovare tutto l'arsenale utilizzato per la loro campagna No Vax, anche se sarà la magistratura a dover stabilire eventuali responsabilità. In loro possesso sono state rivenute bombolette spray del tutto simili a quelle utilizzate per imbrattare con slogan antivaccinisti la facciata del palazzo che ospita gli uffici sanitari.
Oltre a ciò, nelle abitazioni dei due erano presenti anche numerosi adesivi con simbolo del gruppo ViVi e uno striscione di 5 metri. Per non parlare poi degli indumenti sporchi di vernice rossa e degli smartphone contenenti immagini fotografiche che immortalano l’imbrattamento del centro servizi dell’ospedale di Baggiovara. Foto che, scattate in un orario pienamente compatibile con la commissione del reato, toglierebbero ogni dubbio circa le loro responsabilità.
Scia di violenta retorica e vernice rossa
Come detto quello Asl a Baggiovara è solo l'ultimo di una serie di episodi. A fine agosto a fine agosto era stata vandalizzata dell’Inail in via Cesare Costa. A luglio la sede della Direzione generale dell'Azienda USL di Modena. Non erano passate indenni nemmeno indenni le sedi dei sindacati, dell'Inail, della Agenzia delle Entrate. Le indagini, già iniziate dopo i ripetuti danneggiamenti sono quindi culminate dopo il raid di ieri .Al vaglio degli uomini della Questura ora c'è il materiale informatico sequestrato ai due indagati: proprio da lì potrebbero emergere ulteriori elementi probatori.