Dal 12 settembre

Le FAQ per il rientro a scuola! Addio a DAD e mascherine: domande e risposte per chiarire i dubbi

Si punta a garantire la frequenza scolastica in presenza, incidendo al minimo sulle attività scolastiche.

Le FAQ per il rientro a scuola! Addio a DAD e mascherine: domande e risposte per chiarire i dubbi
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A pochissimi giorni dal rientro a scuola, un vademecum utile con domande e risposte per chiarire i dubbi soprattutto  in merito alle nuove normative Covid predisposte dai  Ministeri della Salute e dell’Istruzione.

Domande e risposte per chiarire i dubbi sul rientro a scuola

FAQ 1 - Quali sono le misure precauzionali previste per i soggetti confermati positivi?

Al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento.
Per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare con esito negativo, anche in centri privati a ciò abilitati al termine dell’isolamento.

FAQ 2- Permangono i monitoraggi Covid?

Sì. In continuità con gli anni precedenti, si conferma l’attivazione del sistema di monitoraggio per valutare gli impatti che la diffusione del virus ha su tutti i gradi del sistema educativo di istruzione e di formazione.

Con successiva nota verranno fornite alle Istituzioni scolastiche le istruzioni operative per la compilazione della rilevazione che verrà resa disponibile prima dell’inizio delle lezioni.

FAQ 3 - È necessario aggiornare il Documento di valutazione dei rischi?

A partire dal 1° settembre 2022 per il contesto scolastico non sono previste norme speciali connesse al virus SARS-CoV-2.
Alla luce, pertanto, dell’evoluzione della situazione epidemiologica e dell’aggiornamento del quadro normativo occorre procedere ad una verifica che consenta di valutare una eventuale modifica della organizzazione del lavoro significativa ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori. In tal caso, il Dirigente scolastico integra il Documento di valutazione dei rischi e dei rischi da interferenza, in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

FAQ 4 - Per accedere ai locali scolastici sono previsti controlli sullo stato di salute, ad es. misurazione della temperatura corporea?

No, per accedere ai locali scolastici non è prevista alcuna forma di controllo preventivo da parte delle Istituzioni scolastiche.

Ma, se durante la permanenza a scuola, il personale scolastico o il bambino/alunno presenti sintomi indicativi di infezione da SARS-CoV-2 viene ospitato nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso dei minori, devono essere avvisati i genitori. Il soggetto interessato raggiungerà la propria abitazione e seguirà le indicazioni del MMG/PLS, opportunamente informato.

A titolo esemplificativo, rientrano tra la sintomatologia compatibile con COVID-19: sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea, perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa.

FAQ 5 - Quali sono gli adempimenti di competenza del dirigente scolastico a seguito dell’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 luglio 2022 (pubblicato in G.U. 03-08-2022, n. 180) recante le Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all'adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell'aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici?

Come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 luglio 2022, «Il dirigente scolastico richiede alle Autorità competenti (Dipartimenti di prevenzione delle ASL e ARPA) di effettuare le attività preliminari di monitoraggio della qualità dell'aria e di individuazione delle soluzioni più efficaci da adottare in conformità con le presenti linee guida. Sulla base degli esiti della predetta attività il dirigente scolastico richiede all'ente proprietario dell'edificio di attivarsi per porre in essere gli interventi necessari, secondo quanto previsto dalla normativa vigente».

FAQ 6 - Gli alunni positivi possono seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata?

No. La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022.

FAQ 7 - Per gli alunni fragili sono previste misure di tutela particolari?

I genitori degli alunni/bambini che a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse comunicano all’Istituzione scolastica tale condizione in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare durante la presenza a scuola. A seguito della segnalazione ricevuta, l’Istituzione scolastica valuta la specifica situazione in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale ed il pediatra/medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza ed in condizioni di sicurezza.

Dal 12 settembre addio alla dad: i positivi a casa senza far lezione

Covid o non Covid dal 12 settembre  2022 la didattica a distanza non esisterà più.

Nel  caso in cui si debba restare a casa in isolamento, perché positivi al Coronavirus, semplicemente si salterà lezione. Come accadeva per una normale influenza.

E' questa una delle principali novità (insieme all'addio alle mascherine) dei provvedimenti in campo scolastico decisi dal Governo. Il vademecum approntato dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione per l’anno scolastico 2022/23, mira non tanto a contrastare la diffusione dell’infezione, ma a "mitigare l’impatto negativo dell’epidemia sulla salute pubblica".

In parole povere si punta a garantire la frequenza scolastica in presenza, incidendo al minimo sulle attività scolastiche. Il prontuario con le indicazioni ministeriali è stato pubblicato ufficialmente . Contiene le misure di prevenzione di base da attuare già a settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, demandando alle autorità sanitarie "ulteriori possibili misure da realizzare qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino".

E chi ha il raffreddore?

Ovviamente la permanenza a scuola non è consentita agli alunni che hanno il Covid (condizione accertata dal tampone positivo al quale segue di prassi la quarantena, ma come detto non più della dad).

  • Qualora gli studenti palesino in classe una sintomatologia sospetta, compatibile con il Covid (tosse, raffreddore, difficoltà respiratoria, vomito, diarrea, perdita del gusto e dell’olfatto, mal di testa), o febbre (temperatura corporea superiore a 37,5°) scatta l’immediato isolamento (in un’aula a parte) con contestuale chiamata dei genitori.
  • È consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre, ma nel caso verrà fatta loro indossare la mascherina ffp2 "fino a risoluzione dei sintomi".
  • L’utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria e di protezione per gli occhi è prevista per il personale scolastico a rischio e per gli alunni a rischio (I e II ciclo). Per i bambini della scuola dell’infanzia con fragilità «è opportuno promuovere e rafforzare le misure di prevenzione predisposte e valutare strategie personalizzate in base al profilo di rischio". Analogo discorso per gli alunni più grandi, del primo e secondo ciclo, al fine di garantire la didattica in presenza e in sicurezza per tutti.

Finestre aperte

Di base per tutti "igiene delle mani ed etichetta respiratoria", ma anche finestre dell’aula aperte di frequente per arieggiare. La sanificazione ordinaria degli ambienti potrà essere eseguita periodicamente, quella straordinaria dovrà essere tempestiva in presenza di uno o più casi confermati.

"Le misure indicate fanno riferimento alla prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, ma rappresentano anche uno strumento utile per prevenire altre malattie infettive, ad esempio le infezioni da virus influenzale, e per sostenere quindi la disponibilità di ambienti di apprendimento sani e sicuri» conclude il vademecum.

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