ESPLOSIONE A MILANO

Incendio azienda chimica: alla Nitrolchimica nessun iscritto ai sindacati. Si fa strada l'errore umano

La Cgil: "Se il sindacato non c'è in un'azienda, rimane solo il rappresentante dell'azienda stessa per la sicurezza...".

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E' accaduto l'imprevedibile.

Che la Nitrolchimica di San Giuliano Milanese fosse un'azienda sicura lo testimoniano diversi tasselli di un unico puzzle: c'era stata una esercitazione antincendio proprio il giorno prima dell'incidente, le certificazioni sulla sicurezza ottenuti in questi anni non mancavano, il presidente Riccardo Bellato è anche vicepresidente di Assolombarda piccola industria e dei chimici e aveva addirittura chiesto procedure più snelle per ottenere l'autorizzazione integrata ambientale che anche la nitrolchimica naturalmente possedeva (l'Arpa regionale aveva fatto controlli nel 2017 nel 2019).

I filmati: errore umano la causa dell'esplosione

La tragedia avvenuta alle porte di Milano mercoledì mattina, 7 settembre 2022, sembra riconducibile a un errore umano.

Un errore commesso dal lavoratore che al momento si trova nelle condizioni peggiori in ospedale. Il 43enne Sergio De Donato ha anche compiuto una manovra che voleva essere eroica, per cercare di rimediare, ma purtroppo non ci è riuscito.

Le telecamere di un’azienda vicina hanno filmato tutto. Nel video si vede De Donato inserire materiale di scarto all’interno di una macchina di compattamento. Subito l'esplosione, innescata evidentemente una reazione con qualcosa che non doveva finire lì dentro. Qualcosa finito tra i rifiuti del quale l'operaio probabilmente non s'è nemmeno accorto.

A quel punto prende fuoco una cisterna di piccole dimensione e il 43enne col muletto prova ad allontanarla dalle altre, ma il rogo avvolge lui e il mezzo sul quale è seduto e da lì si propaga al resto dell'azienda superando in pochi secondi il punto di non ritorno.

Nessun iscritto ai sindacati alla Nitrolchimica

I lavoratori della Nitrolchimica in anni recenti non hanno mai chiesto la presenza di delegati sindacali in azienda.

Un problema in più per la sicurezza, secondo il segretario dei Chimici della CGIL.

"Dove il sindacato è presente - ammonisce Fabio Amodio - svolge una funzione fondamentale. I cosiddetti Rappresentanti dei lavoratori per salute e sicurezza ambiente hanno proprio la funzione di verificare, segnalare, controllare, chiedere l'intervento della vigilanza, che nel nostro paese sappiamo essere fatta dall'Ats. Se il sindacato non c'è in un'azienda, rimane solo il rappresentante dell'azienda stessa per la sicurezza e, appunto, è un po' di parte. Nella tutela della Salute le imprese e il sindacato congiuntamente devono invece stabilire un rapporto virtuoso".

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