Le nuove regole

Italia divisa in sei fasce: quando si può accendere il riscaldamento in ciascuna regione

Spostata la data di accensione di 8 giorni e anticipata di 7 giorni quella di spegnimento.

Italia divisa in sei fasce: quando si può accendere il riscaldamento in ciascuna regione
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Forse non tutti sanno che l'Italia è divisa in sei fasce e ognuna ha una data per l'accensione e una per lo spegnimento dei riscaldamenti. Con il nuovo Piano Cingolani per il risparmio energetico cambiano anche queste dati. E allora vediamo quando si può accendere il riscaldamento (e quando lo si può spegnere) in ciascuna regione italiana.

Quando si può accendere il riscaldamento in ciascuna regione

Il piano per l'accensione e lo spegnimento dei caloriferi nelle nostre case prevede lo slittamento delle date di avvio e conclusione: si potrà accendere il riscaldamento 8 giorni dopo il consueto e si dovrà spegnerlo 7 giorni prima.

Quando posso accendere il riscaldamento nel mio Comune

Le fasce

L'Italia, come detto, è divisa in sei fasce: vediamole.

  • Zona F: all'interno della Zona F rientrano i Comuni più freddi, tra cui le province di Cuneo, Belluno e Trento. Qui gli impianti di riscaldamento centralizzati possono essere accesi (e spenti) senza alcuna limitazione.
  • Zona E:  rientrano alcuni Comuni di Lombardia e Piemonte, dell'Emilia-Romagna  e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000. Ad esclusione delle province già citate, la Zone E include tra le principali: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza. Questi Comuni non sono freddi come i precedenti, ma comunque le temperature tendono a  essere molto basse. Proprio per questo motivo, la Legge prevede la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti centralizzati dal 22 ottobre al 7 aprile per una durata giornaliera massima di tredici ore.
  • Zona D: include province con Gradi Giorno tra 1.401 e 2.100 per le quali è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dall'8 novembre al 7 aprile di ogni anno per una durata giornaliera massima di undici ore. Nella Zona D rientrano, tra le principali, le province di: Roma, Ancona, Genova e Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
  • Zona C:   contraddistinta da un clima più mite rispetto alle precedenti, include tutte le province con Gradi Giorno tra 901 e 1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 22 novembre al 23 marzo, con una durata massima giornaliera di nove ore. Tra le principali province che rientrano in questa zona ci sono Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto.
  • Zona B:  fascia climatica dal clima piuttosto caldo ed include le province con Gradi Giorno tra 600 e 900. I termosifoni qui possono essere accesi dal 8 dicembre al 23 marzo per un totale di sette ore al giorno. All'interno della zona B rientrano, tra le altre, le province di: Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento Messina, e Catania.
  • Zona A: in questa particolare fascia climatica rientrano  le province italiane più calde, con Gradi Giorno inferiori a 600. La Legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti solamente dal 8 dicembre al 7 marzo di ogni anno, per cinque ore al giorno. Qui rientrano solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.

Per essere ancora più precisi, qui potete vedere in quale fascia sta il vostro Comune.

Le nuove date al Nord

Al Nord Italia si partirà il 22 ottobre e la fine è fissata per il 7 aprile, ma ci sono alcune eccezioni. A Genova, ad esempio, l'accensione è concessa dall'8 novembre. Il caso più particolare è quello di Trento, dove chi abita nella parte "bassa" della città dovrà tenere a mente le stesse limitazioni di chi vive - per esempio  - a Milano, mentre chi vive nella parte "alta" continuerà a non avere limitazioni. Sarà possibile tenere i riscaldamenti sempre accesi anche a Belluno e Cuneo.

Il Centro Italia

Anche il Centro Italia cambiano le date. In generale vale lo "spostamento" del decreto: dunque termosifoni accesi dall'8 novembre al 7 aprile. Ma chi abita a L'Aquila e Perugia dovrà utilizzare le stesse date del Nord (con un consumo massimo però di 13 ore anziché di 11, come nelle altre città).

Il Sud Italia

Al Sud Italia    il periodo previsto è 22 novembre- 23 marzo per 9 ore di consumo. A Palermo invece si prevede l’accensione dall’8 dicembre al 23 marzo per 7 ore. Stesse date a Lampedusa ma per 5 ore di consumo.

 

 

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