Infanticidio

Annamaria Franzoni è tornata nella villetta di Cogne dove fu ucciso il piccolo Samuele

Avvenne proprio tra le mura della villetta il 30 gennaio 2002.

Annamaria Franzoni è tornata nella villetta di Cogne dove fu ucciso il piccolo Samuele
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Ancor più della villetta in sè, ci ricordiamo tutti il plastico di Vespa a Porta a Porta, simbolo emblematico dell'ingresso della cronaca nera nei salotti televisivi. Un mistero lungo settimane, quello di Cogne: nessuno voleva credere alla verità più raccapricciante.

Il plastico della villetta a Porta a Porta

Annamaria Franzoni è tornata nella villetta di Cogne, in Valle d'Aosta, dove uccise il figlioletto Samuele di tre anni il 30 gennaio del 2002. Lo ha fatto per trascorrere il Ferragosto (col marito Stefano Lorenzi c'era già stata per festeggiare Capodanno), come dimostrano alcune immagini esclusive pubblicate sul settimanale “Giallo”, in edicola oggi.

Annamaria Franzoni è tornata nella villetta di Cogne

La donna, che ha 51 anni, nel 2008 fu condannata a sedici anni di carcere perché ritenuta colpevole dell’omicidio del figlio dopo una vicenda giudiziaria andava avanti per oltre sei anni.

L’infanticidio si consumò proprio tra le mura della villetta il 30 gennaio 2002. Il bimbo, che aveva tre anni, fu colpito a morte per 17 volte in testa con un’arma che non è mai stata ritrovata.

La Franzoni fu individuata fin dall'inizio come unica responsabile dell'omicidio e fu oggetto di rilievi psicologici e psichiatrici da parte di esperti che le attribuirono una personalità affetta da nevrosi isterica, cioè portata a teatralità e a simulazione, incapace di elaborare in modo maturo le problematiche della quotidianità.

Nella sentenza d'appello l'imputata venne di fatto ritenuta pienamente sana di mente al momento del delitto, mentre con il sostegno della famiglia, la Franzoni si proclamò sempre innocente e tentò di indicare un responsabile alternativo, indicando vari vicini di casa.

 

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