Cucinare la pasta a fuoco spento per risparmiare il gas. Lo dice anche un Premio Nobel
La cottura passiva non è certo una novità, ma torna in auge ora per "necessità": la pasta non ha bisogno di cuocere, va semplicemente reidratata.
Il prezzo del gas è già alle stelle e le previsioni per l'autunno e l'inverno sono funeste. E allora, mentre il Governo chiede di tenere i riscaldamenti più bassi e accesi per meno ore al giorno, c'è chi prova a inventarsi - o a rilanciare - idee creative per risparmiare. In questi giorni è tornata di moda l'idea di cucinare la pasta a fuoco spento, rilanciata persino dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.
Come cucinare la pasta a fuoco spento per risparmiare il gas
Ma è davvero possibile cucinare la pasta a fuoco spento? Parrebbe proprio di sì. E se l'endorsement arriva da un Nobel per la Fisica forse qualche "punto" in più a un'idea che apparentemente appare bizzarra lo si può concedere.
Parisi ha infatti rilanciato un post sui social, che spiega come fare. Bisognerebbe portare l'acqua a ebollizione e buttare poi la pasta. Dopo aver aspettato un paio di minuti il gas si potrebbe anche spegnere, tenendo sempre la pentola coperta e calcolando circa un minuto in più per la cottura. Una soluzione che permetterebbe di risparmiare almeno 7-8 minuti di gas acceso.
Fondamentale - ha sottolineato Parisi - è tenere sempre il coperchio sulla pentola, evitando la dispersione di calore.
"In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l'acqua che bolle a 90 gradi"
Se ne era già parlato
La questione è tornata come detto di attualità, ma la "cottura passiva" della pasta era già salita alla ribalta all'inizio della guerra in Ucraina. Ne avevano parlato - tra gli altri - anche lo chef Elio Sironi e il divulgatore scientifico Dario Bressanini.
I vantaggi sarebbero il risparmio di gas e la possibilità di riscaldare il condimento servendosi dello stesso fornello, mentre gli aspetti critici riguarderebbero le variabili capaci di influire sulla cottura: la difficoltà di mantenere la temperatura dell'acqua e la necessità di spostare il coperchio di tanto in tanto per evitare che la pasta si attacchi.
Un recente studio dei pastai di Unione Italiana Food spiega che spegnere il fuoco dopo i primi due minuti di cottura tradizionale lasciando il coperchio per non disperdere calore conduce a un risparmio di energia ed emissioni di CO2e che può arrivare perfino al 47%.
L'ironia sui social
La proposta però, soprattutto in un Paese in cui la pasta è quasi una "religione", ha suscitato più di un commento ironico sui social network. Citiamo alcuni dei commenti più divertenti:
"Cuocere la pasta a fuoco spento? Io pensavo che la tiravi fuori dal freezer e la mettevi direttamente nel microonde. Che è sta cosa di cuocere sul fuoco?".
"Per risparmiare energia la pasta va mangiata cruda, direttamente dal sacchetto. Seguitemi per altri suggerimenti arguti".
"L'idea di non lavarsi per risparmiare acqua calda (gas) è già stata suggerita?".
"Segue video di americano su TikTok che butta la pasta nell'acqua fredda e la guarda inutilmente cuocere per ore".
"Suggerimento per la campagna elettorale: no allo spaghetto a gas spento! Potrebbe farvi guadagnare un 5-6% di voti".