Il mistero della gigantesca voragine spuntata dal nulla in Cile a pochi metri dalle case
È comparsa nel deserto di Atacama. Le cause sono da accertare ma il sindaco del comune vicino accusa il complesso minerario.
Dentro ci starebbe la Torre di Pisa intera. Un enorme voragine si è aperta il 30 luglio 2022 ad Alcaparrosa a nord della capitale Santiago, in Cile. È profonda 65 metri e ha un diametro di 32 ma le dimensioni sono in espansione.
L'hanno trovata i lavoratori della miniera di rame vicina e hanno avvertito l'ente cileno di geologia che ora se ne stanno occupando. Fortunatamente non ci sono stati feriti ma la preoccupazione dei cittadini è alta.
Sul fondo solo molta acqua
Il Sernageomin, l’ente cileno che si occupa di geologia e attività di estrazione, ha cominciato a indagare su questa grossa voragine, tecnicamente una dolina, subito dopo che è stato allertato.
David Montenegro, il direttore delle operazioni, ha ordinato la chiusura della zona mineraria che si trova nei pressi del buco a scopo precauzionale. In un comunicato, ha fatto poi sapere che sul fondo della voragine non sono stati trovati materiali ma solo molta acqua.
I gestori della miniera non fermano le paure dei cittadini
"Nessun lavoratore è rimasto ferito e non ci sono stati danni alla comunità. Ciò che possiamo dirvi è che dal momento in cui è stata osservata per la prima volta la voragine è rimasta stabile" ha dichiarato la società canadese Lundin Mining che gestisce la miniera dove si è verificato l'avvenimento.
Il danno alla comunità è stato evitato per un soffio considerando che l'enorme buco dista poche centinaia di metri dalle abitazioni e da un centro medico. Le autorità e i cittadini del comune vicino di Tierra Amarilla sono molto preoccupati.
Temono che possano aprirsi ulteriori doline e che il terreno della zona, sotto al quale sono scavati grandi tunnel per l'estrazione del rame, sia pericoloso.
Dimensioni in aumento
A differenza di come è stato dichiarato dalla società la situazione è ben diversa. Durante una conferenza stampa il sindaco di Tierra Amarilla Cristóbal Zúñiga ha affermato che la voragine sta aumentando di dimensioni e che si sentono frane nei pressi del sito.
Il diametro era inizialmente di 25 metri ma è cresciuto in pochi giorni di 7 metri. Sulla profondità ci sono invece dati discordanti. All'inizio si riteneva fosse profonda 200 metri, ma la squadra di esperti del Sernageomin ha affermato che la profondità è di 64 metri, dentro ci starebbe la Torre di Pisa intera.
Cause naturali o artificiali?
Si tratta di un fenomeno noto come cedimento del suolo, solitamente è provocato da cause naturali o artificiali. Queste cavità possono formarsi per diverse ragioni, in genere sono prodotte dal crollo del soffitto di alcune grotte sotterranee. Può succedere a causa dell'acqua piovana che erode il materiale dal tetto di roccia solubile e causa il cedimento del soffitto.
Tuttavia anche l'intervento umano nello scavo di corridoi, gallerie per l'estrazione mineraria o di acque sotterranee può causare una perdita di volume del terreno. Il nome tecnico di questo tipo di voragine è dolina o sinkhole.
Il sindaco attacca il sito minerario
Il sindaco Zúñiga sembra avere pochi dubbi sulle colpe e attacca la miniera. Chiede inoltre alle autorità nazionali che venga fatta piena luce sulle cause del misterioso fenomeno e che venga stabilito con certezza che non ci siano rischi per le 13mila persona che vivono nell'area.
“Questa è responsabilità della miniera, l'uso di acque sotterranee senza controllo, delle forti esplosioni che distruggono il suolo e le nostre case. Dio ci benedica e ci protegga, andremo avanti finché non avremo risposte e vi terremo informati. Diciamo basta agli abusi e alle contaminazioni delle compagnie minerarie” ha dichiarato Zúñiga sul suo profilo Facebook.
Ecco uno dei post del primo cittadino a commento dell'accaduto.
Nessuna scossa
Il Cile è il più grande produttore mondiale di rame e il complesso minerario “Ojos del Salado” del quale fa parte anche il sito di Alcaparrosa è fondamentale e produce 118mila tonnellate di rame ogni anno.
Sotto la superficie del comune cileno sono presenti numerosi tunnel per l'estrazione del prezioso metallo e il sindaco punta il dito contro i processi di lavorazione. I sospetti nei confronti della miniera sono alti per un semplice motivo.
I cittadini residenti a 600 metri non hanno sentito nulla, non c’è stata nessuna scossa o vibrazione che possa far pensare a movimenti della Terra.
In attesa di novità
Tuttavia, al momento non c'è alcuna conferma che siano stati proprio gli scavi all'origine della dolina. Le autorità cilene e l’ente geologico stanno brancolando nel buio e fino a quando non saranno fatti studi più approfonditi sulla voragine non sarà possibile dire con sicurezza cos’è accaduto.
Non resta che attendere la fine delle indagini della Sernageomin per conoscere le esatte origini della voragine cileno e sapere se ci siano rischi per la popolazione locale.
Francesco Costa