Virus West Nile, Crisanti: "Non c'è una nuova emergenza sanitaria"
Il microbiologo spiega: "Solo in un caso su 150 o 200 c'è un aggravamento importante con un interesse neurologico".
Virus West Nile, l'intervista al microbiologo Andrea Crisanti.
Virus West Nile, Crisanti: "Non c'è una nuova emergenza sanitaria"
"Non direi che siamo di fronte a una nuova emergenza sanitaria, è fisiologico ci siano dei casi da luglio a settembre di questa infezione virale apparsa per la prima volta in Italia nel 2012 e che da allora ha avuto un'incidenza in aumento di circa 10 volte".
Intervistato ai microfoni di Sky, il professor Andrea Crisanti ha detto la sua sui nuovi casi del virus West Nile, che negli ultimi giorni hanno colpito in particolare il Veneto e la provincia di Padova, con il decesso di un anziano a Piove di Sacco.
"Si tratta di un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, mentre il ciclo di replicazione del virus avviene negli uccelli - ha proseguito il microbiologo - Ovvero sono gli uccelli che si ammalano, le zanzare li pungono e si infettano. Poi queste ultime pungono altri uccelli e occasionalmente uomini o altri animali".
L'infezione tuttavia nella maggior parte dei casi è asintomatica, mentre in un caso su 7/8 può causare sintomatologia simile all'influenza, con febbre, dolori articolari e anche eruzione cutanea.
"In un caso su 150 o 200 c'è invece un aggravamento importante con un interesse neurologico, quindi encefalite ed eventualmente anche decessi, ma si tratta di casi piuttosto rari".
E sui soggetti più a rischio e su come difendersi, Crisanti ha infine spiegato:
"Sono chiaramente le persone anziane i soggetti più a rischio, così come gli immunocompromessi. Come difendersi? L'unico modo è proteggersi dalle zanzare, perché il virus viene trasmesso da tutte quelle della specie culicide che in Italia è molto diffusa".
E come monitorare la diffusione del virus?
"E' piuttosto semplice perché questo virus lascia una traccia nelle persone guarite, che sono gli anticorpi contro il virus, quindi test sierologici fatti sulla popolazione danno subito un'idea della sua diffusione. Per quanto riguarda invece il controllo della trasmissione, questo viene effettuati catturando zanzare. Ci sono risposte di dispersione di trappole sul territorio con cui si possono catturare appunto le zanzare e vedere subito se sono infette. Il Veneto ad esempio, a tal proposito, ha sviluppato negli anni un programma molto efficace".
Una volta individuato un numero consistente di zanzare infette si può così intervenire con un apposito piano di disinfestazione.