Si lancia nel vuoto e muore facendo lo stesso sport estremo con cui voleva ricordare l'amico scomparso
Stava praticando lo sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto, assicurandosi alla highline, per poi oscillare come un pendolo.
E’ morto ricordando l’amico che nel 2018 era deceduto proprio mentre faceva la Slackline sui Denti della Sega ad Ala.
Muore a 36 anni dopo il lancio dalla highline
Quella di sabato 2 luglio 2022 doveva essere una giornata di commemorazione per ricordare Matteo Palcaldi, l’amico che nel 2018 è morto tragicamente mentre faceva la Slackline sui Denti della Sega ad Ala. Quello che doveva essere un momento di raccoglimento si è trasformata in una tragedia. Alla giornata di commemorazione era presente Mustafa Kia, 36enne residente a Bologna, fotografo e videomaker che era arrivato come profugo di guerra nel 2011 dopo essere riuscito a fuggire dall'Afghanistan e dai Talebani per i suoi lavori sulla condizione femminile nel paese.
Arrivato in Italia aveva incontrato molte persone e stretto nuove amicizie, inoltre aveva scoperto la passione per lo Slackline. Una passione interrotta purtroppo nel peggiore dei modi sabato, quando Mustafa Kia è andato a sbattere contro la parete di roccia dopo essersi lanciato dalla "highline".
La tragedia
Il 36enne purtroppo ha perso la vita sui Denti della Sega di Ala (Monti Lessini) su una highline, una apposita fettuccia assicurata e tesa tra due sostegni a una quota di circa 1.400 m.s.l.m.. Mustafa Kia stava praticando lo sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto, assicurandosi alla highline, per poi oscillare come un pendolo. Per cause in fase di accertamento, il 36enne si è lanciato ma è andato a impattare contro la parete di roccia sottostante, rimanendo appeso alla corda circa 70 metri più sotto la linea della highline. Sono stati i compagni a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 16.
Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre in piazzola si portavano gli operatori della Stazione di Ala. L’elicottero ha imbarcato a bordo due Tecnici di elisoccorso, considerata la complessità dell’intervento (in zona erano presenti altre highline potenzialmente pericolose per il velivolo).
Inutili i soccorsi
Una volta sul posto, un tecnico di elisoccorso è stato verricellato sull’uomo che si trovava in stato di incoscienza e che, nel frattempo, era stato raggiunto da un compagno calatosi con una corda. Entrambi sono stati recuperati con il verricello e trasferiti su un prato poco distante, dove l’uomo è stato affidato alle cure dell’equipe medica. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione; il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Ottenuto il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata dagli operatori della Stazione di Ala e dai Vigili del fuoco e affidata al carro funebre.