Rossi: "Stop a impianti sciistici danno enorme per le vallate"
Il sottosegretario regionale ai Grandi eventi sportivi si augura in tutti i modi che venga scongiurato il rischio di rimandare l'apertura dei comprensori.
Il sottosegretario regionale ai Grandi eventi sportivi, Antonio Rossi, ha detto la sua in merito all'intenzione del Governo centrale di rimandare l'apertura degli impianti sciistici a causa del Coronavirus. Una posizione diametralmente opposta a quella assunta dal Pirellone per bocca degli assessori alla partita.
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"Impianti sciistici vivono di turismo invernale"
In qualità di sottosegretario ma anche uomo di sport, Rossi si è spiegato così:
"Che il Governo Conte bis sia intenzionato è un conto, che faccia bene è un altro. Nella maggior parte dei comprensori delle vallate, con il 40% del territorio lombardo che è montano, si vive di turismo invernale soprattutto nel periodo natalizio. Chiudere e quindi magari pensare di riaprirlo dopo l'Epifania sarebbe un danno enorme.
Sì alla riapertura degli impianti sciistici se condizioni
"A Roma hanno i dati per vedere se la zona debba rimanere rossa, per via dello stress negli ospedali, o meno - ha poi proseguito Rossi - Se è un discorso di natura sanitaria ok, ma se ci sono delle aperture e non c'è sofferenza nelle strutture ospedaliere, allora credo che con i protocolli formulati da tutti gli assessori ed approvati in Conferenza Stato-regioni ci potranno essere le condizioni per poter tornare a sciare in sicurezza".
La firma al primo decreto olimpiadi
Pochi giorni fa, intanto, è arrivata la firma al Decreto ministeriale che finanzia le infrastrutture in vista dei giochi olimpici Milano - Cortina 2026. Su questo Rossi ha analogamente espresso delle riserve:
"Sono molto preoccupato perché il decreto è arrivato a 11 mesi dalla Legge olimpica. Non è stata ancora fatta l'agenzia che si occuperà delle infrastrutture olimpiche. Sono opere, lo ricordo, che richiedono molto tempo. Manca anche il commissario e lo statuto".
Priorità ai collegamenti
Quindi Rossi preme sulle opere a cominciare dalle infrastrutture di collegamento:
"Ci sono i finanziamenti, che riguardano soprattutto i collegamenti tra Milano e la Valtellina sia su gomma che su ferrovia, spero quindi si possa iniziare al più presto a lavorare in vista dei giochi".