Tutto come prima: niente appoggio esterno per i 5 Stelle. Draghi-Conte: pace vera o "armata"?
Il presidente del Consiglio rassicura che la tenuta del'Esecutivo non è a rischio. Ma intanto anche nella Lega le acque sono agitate.
Draghi-Conte è pace vera o "armata"? Per il momento però il caso politico e mediatico che tra mercoledì e giovedì ha visto protagonisti l'attuale premier e il suo predecessore sembra sgonfiarsi.
Il presidente del Consiglio ha parlato alla stampa di "avvenuto chiarimento" tra lui e il presidente del Movimento 5 Stelle ma l'aria che si respira nel Governo sembra ormai quella di un "tutti contro tutti" tanto da far pensare a un'impresa arrivare all'autunno.
Anche perché intanto nella Lega...
Draghi-Conte pace vera o "armata"?: "M5S un valore per il Governo"
Come detto il presidente del Consiglio Mario Draghi sembra aver definitivamente chiuso il caso. "Il Governo non rischia", ha ribadito. Ma non solo. Il premier ha voluto anche evidenziare il ruolo "centrale" del Movimento 5 Stelle nell'Esecutivo:
"Questo Governo è nato con il Movimento 5 Stelle, sono un valore. Un appoggio esterno sarebbe riduttivo, non ci basta".
Sentimento vero? Frasi di circostanza? O addirittura obbligate dalla piega che avevano preso gli eventi che davvero potevano portare a una crisi? Difficile dirlo. Anche se i dubbi sono veramente tanti sul fatto che la "barca sia raddrizzata" e i rapporti tra i due possano ripartire da zero in armonia.
Scontro Draghi-Conte, le mosse dei pentastellati
Nel suo colloquio di un'ora l'altro giorno con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Giuseppe Conte da una parte ha esternato tutta la sua delusione per la (presunta) invasione di campo del premier nelle dinamiche del M5S (per di più a pochi giorni dalla burrascosa scissione di Luigi Di Maio), dall'altra ha assicurato il capo dello Stato che il Movimento non uscirà dal Governo.
Una rassicurazione che si scontra però con l'ennesima richiesta arrivata però in queste ore dalla base, dagli elettori: ovvero uscire dall'Esecutivo e limitarsi eventualmente a un appoggio esterno.
Una richiesta che in queste ultime ore sembrerebbe essere diventata pressante anche da parte di un gruppo di parlamentari pentastellati. Diversa invece la posizione dei ministri M5S che vorrebbero rimanere a loro posto.
Draghi-Conte quando l'incontro? Ma intanto è tutti contro tutti
A quanto pare dunque le telefonate tra Draghi e Conte hanno riportato un minimo di serenità, ma da più parti si considera necessario un incontro tra i due.
Pare che lunedì, si potrebbe trovare un posto nell'agenda del premier. Si vedrà. Intanto però la sensazione è che nella maggioranza variegata che sostiene l'Esecutivo si sia ormai di fronte a "tutti contro tutti".
Non c'è infatti provvedimento, dai più importanti a quelli di più "ordinaria amministrazione" che raccolgano la condivisione di tutti.
Maggioranza in alto mare e intanto nella Lega Giorgetti...
E mentre davanti allo scontro Draghi-Conte, Di Maio spettatore interessato ha chiosato cinicamente "Uno spettacolo indecoroso", in molti sono anche attenti a quanto accade in casa Lega.
Da diversi giorni infatti i ben informati dalle parti del Governo e della Lega raccontano della "sparizione" del ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
La mente pensante del Carroccio da diversi giorni non sarebbe infatti più raggiungibile, nemmeno dagli amici e dai conoscenti più stretti.
Dopo il vertice del partito a Milano con Matteo Salvini e gli altri alti dirigenti leghisti, Giorgetti sarebbe "evaporato". A quanto pare lo stesso Salvini non è più riuscito a parlarci.
E in molti giurano che anche nella Lega, dopo il M5S, se ne vedranno delle belle.