Anarchici, da Torino a Roma occupazioni e pacchi bomba
A Torino le azioni eversive sono state rivendicate. A Roma indagano Procura e Digos. Intanto sono state denunciate 50 persone.
Da Roma a Torino torna l'allarme bombe e avvertimenti a firma degli anarchici. In entrambi i casi nella sede di Leonardo.
L'ordigno è stato "intercettato" nella mattinata nella Capitale, mentre il raid vandalico con le scritte di avvertimenti e minacce sono avvenuti a Torino.
Anarchici, pacco bomba a Roma nella sede di Leonardo
Secondo quanto emerso dagli inquirenti, il pacco bomba era pronto a esplodere ed è arrivato questa mattina nell'ufficio delle poste della sede di Leonardo Spa, ex Finmeccanica, al quartiere Prati.
Ad accorgersi che qualcosa non andava, gli addetti alla sicurezza dell'ufficio postale di Leonardo.
Da lì la richiesta di intervento della Digos. Sul posto sono stati subito chiamati anche gli artificieri che hanno disinnescato il plico. Secondo la relazione degli esperti, il pacco era pronto a esplodere.
La pista più accredita è quella anarchica, mentre da Procura e Digos c'è il massimo riserbo sul fatto se il pacco fosse indirizzato a qualche ufficio o persona in particolare.
Anarchici, il raid di Torino
Dalla Capitale attuale a quella di un tempo. Da Roma a Torino. Qui, ieri, domenica 26 giugno 2022, come racconta Prima Torino è avvenuto il raid contro le sedi del Politecnico e delle aziende Alenia e Leonardo, imbrattate all'esterno e all'ingresso con vernice e olio.
In questo caso, sulla matrice anarchica dell'episodio non ci sono dubbi perché è dalla giornata di venerdì che i gruppi di anarchici e antagonisti hanno lanciato una "mobilitazione internazionale contro tutte le guerre e tutte le frontiere".
Nei loro volantini i due gruppi hanno puntato il dito contro l'ateneo e le due aziende che operano nei settori della difesa e nell'aerospazio accusandoli di "business tecno-militare".
Presidi e occupazione: 50 denunciati
Sempre domenica pomeriggio un gruppo di anarchici aveva manifestato davanti al Centro di permanenza per il rimpatrio, mentre venerdì pomeriggio (da quando appunto erano iniziate le prime manifestazioni di agitazione e sommossa) era stata occupata l'ex Astanteria Martini, ex sede di presidio ospedaliero.
Manifestazioni che hanno portato all'identificazione e alla denuncia di una cinquantina di persone per occupazione abusiva e danneggiamento.