ELEZIONI COMUNALI

Ballottaggi Amministrative 2022, analisi dei risultati. Letta: "Ci prendevate in giro per il campo largo e invece..."

Forza Italia: "L'elettorato punisce quando il centro-destra si divide: non abbiamo dato una grande spettacolo di serietà".

Ballottaggi Amministrative 2022, analisi dei risultati. Letta: "Ci prendevate in giro per il campo largo e invece..."
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L’analisi dei risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative vede il centro-sinistra vincitore in 7 capoluoghi su 13, ma soprattutto nei comuni principali a cominciare da Verona, Catanzaro e Parma.

Resta in netto calo l'affluenza alle urne al 42%.

Ballottaggi Amministrative 2022, analisi dei risultati

I festeggiamenti di Damiano Tommasi a Verona sono il simbolo di questa tornata: sostenuto da PD e 5 stelle senza simbolo, il candidato di centro-sinistra ha sconfitto il sindaco uscente Sboarina che paga la frattura nel centro-destra con Tosi.

Anche a Catanzaro centro-destra diviso e vittoria di Nicola Fiorita, mentre a Parma, Guerra, assessore uscente della giunta Pizzarotti, sconfigge il candidato di centro-destra Vignali.

Ma è il dato complessivo dei 13 capoluoghi e restituire la fotografia di questi ballottaggi si partiva da 9 a 2 per il centro-destra si chiude 7 a 4 per il centro-sinistra che vince anche a Piacenza con Tasconi a Cuneo con Manassero ad Alessandria con Abbonante e a Monza dopo un testa a testa tra Pilotto e Allevi.

Il centro-destra strappa il centro-sinistra a Lucca con la vittoria di Pardini e conquista Barletta con Cannito, mentre confermato a Gorizia il sindaco uscente Ziberna e a Frosinone si afferma Mastrangeli.

Vincono liste civiche a Como con Rapinese e a Viterbo con Frontini, altro dato chiave quello dell'affluenza in netto calo al 42%.

Letta: "Ci prendevate in giro per il campo largo e invece..."

Gli analisti indicano come vincitore della partita elettorale il segretario del Pd Enrico Letta, che ha dichiarato a caldo:

"Un risultato che rafforza il Governo. E’ un risultato su elezioni civiche, ma se fosse stato un risultato diverso, probabilmente ci sarebbero state alcune conseguenze o alcuni elementi negativi.

In questi momenti di difficoltà c'è bisogno di una politica che dia affidabilità e serietà. Questo è quello che noi abbiamo dato, lo abbiamo dato con un ‘Campo Largo’ che è stato molto spesso oggetto di presa in giro: credo che le prese in giro in questo momento si sono rivoltate contro chi le faceva, perché s’è visto che questa strategia paga".


Sul fronte opposto, le parole di Licia Ronzulli della segreteria di Forza Italia:

“Ce lo aspettavamo perché quando Sboarina ha di fatto rifiutato l'apparentamento con Forza Italia e con le liste collegate di Flavio Tosi, la sconfitta era annunciata perché si è rinunciato di fatto al 24% dei consensi, al 24% dell'elettorato. Un elettorato di centro-destra che punisce molto quando il centro-destra si divide, era già successo al primo turno anche a Catanzaro e Parma: non abbiamo dato una grande spettacolo di serietà ma soprattutto di unità e quindi probabilmente anche questo ha influito ed è un altro elemento di riflessione che va aggiunto”.

Ecco invece il leader di Azione Carlo Calenda che si concentra sull'astensionismo:

“Il problema politico al di là delle dichiarazioni della mattina dopo è quello di cercare di dare rappresentanza a un pezzo in questo 60% di elettori che non è andato a votare. Non possiamo semplicemente dire chi se ne frega se uno non va a votare.

E’ un problema democratico importante: è un'area molto distante sia dei 5 Stelle che da Salvini e Meloni e quell'area oggi rappresentanza politica non ce l’ha e allora bisogna dargliela. Credo che ci sia lì dentro una disaffezione da una politica che è sempre più rumore e poca azione”.

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