CONTRO LA CRISI ALIMENTARE

Grano, svolta vicina: ora Russia e Ucraina sono pronte a trattare

La Turchia di Erdogan cercherà ancora di mediare organizzando l'incontro. E ci sarà anche il presidente dell'Onu Antonio Guterres.

Grano, svolta vicina: ora Russia e Ucraina sono pronte a trattare
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Sulla sempre più attuale e stringente questione del grano, la svolta potrebbe essere vicina: ora infatti Russia e Ucraina sembrano essere nuovamente pronte a sedersi a un tavolo e riaprire una trattativa che questa volta potrebbe essere decisiva.

A mediare tra le parti ancora una volta sarà la Turchia e l'incontro a tre, dopo il fallimento diplomatico delle scorse settimane, sarà organizzato di nuovo a Istanbul.

Grano, svolta vicina: Russia e Ucraina pronte a trattare

Il piano per sbloccare le esportazioni di grano dall'Ucraina è vicino a una svolta.  Mosca e Kiev, attraverso le loro delegazioni, sarebbero pronte a tornare la prossima settimana a sedersi attorno allo stesso tavolo a Istanbul.

Proprio dove, i mesi scorsi (era fine marzo) c'erano stati gli ultimi colloqui in presenza per cercare una soluzione al conflitto.

Grano bloccato, Turchia ancora a mediare tra le parti

Come già accaduto nei mesi scorsi, il ruolo di mediatore, a cercare di trovare un punto d'incontro, sarà ricoperto dal presidente turco Erdogan: l'obiettivo è sbloccare il prima possibile lo stallo del grano nel porto di Odessa.

Una priorità che del resto nei giorni scorsi era stata sottolineata anche dal nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Secondo le primissime indiscrezioni organizzative e diplomatiche, all'incontro, insieme ad Erdogan e alle delegazioni dei ministeri di Russia e Ucraina, dovrebbe partecipare anche il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.

L'obiettivo: creare corridoi protetti per il grano

L'obiettivo come detto è sbloccare la situazione nel porto di Odessa e definire, più in generale, il meccanismo di funzionamento dei corridoi navali per le esportazioni di cereali.

Si tratta di passaggi essenziali per alleviare la crisi alimentare. Ma se si sbloccasse il grano, a quel punto un ipotetico accordo sul fronte alimentare potrebbe fare da viatico a una più articolata trattative di pace e cessate il fuoco.

In queste ultimissime ore molti esperti di geopolitica internazionale sembrano vedere sempre più concreta questa possibilità.

L'impegno della Turchia: far ripartire le esportazioni

La Turchia organizzerà un viaggio diplomatico a Mosca già in questi giorni. E secondo indiscrezioni verrà anche attivata una linea telefonica "diretta" Mosca-Ankara-Kiev.

Ma non solo. Sembra che Erdogan e i suoi più stretti collaboratori abbiano già anche redatto un cronoprogramma e un piano logistico riguardo il porto di Odessa. 

L'obiettivo sarebbe avere navi commerciali per il trasporto del grano entro un mese dall'accordo (almeno due settimane servono per "sminare" i porti) e poter programmare il trasporto nei mesi successivi di circa 40 milioni di tonnellate di grano. 

 

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