dubbio sciolto

Bonus 200 euro: cosa deve fare chi ha due lavori

L'Inps ha chiarito la posizione di coloro che hanno più rapporti professionali.

Bonus 200 euro: cosa deve fare chi ha due lavori
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Il Bonus 200 euro è in arrivo a luglio e mano a mano che ci si avvicina vengono dipanati tutti i dubbi. Uno tra questi era legato a color che hanno più rapporti lavorativi. In merito è arrivata una circolare dell'Inps che spiega il da farsi.

Bonus 200 euro: cosa deve fare chi ha due lavori

Con il messaggio numero 2397 del 2022 l'Inps fornisce anche le indicazioni da seguire per coloro che risultano titolari di più rapporti di lavoro.

L’autodichiarazione che sblocca il pagamento  dovrà essere presentata a un solo datore di lavoro “dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro”, sottolinea l’Inps. Non sono esplicitati vincoli: è il lavoratore a scegliere liberamente a quale datore di lavoro richiedere l'erogazione dei 200 euro.

L'autocertificazione

Al momento non ci sono moduli "ufficiali" per l’autocertificazione, ma la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha messo a punto un fac simile che gli interessati e le interessate possono utilizzare.

SCARICA QUI IL MODULO PER L'AUTOCERTIFICAZIONE

La norma prevede la presentazione del documento per escludere l’accesso ad altre formule dello stesso beneficio e in particolare all’indennità prevista per le persone titolari di trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, trattamenti di accompagnamento alla pensione e per i nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza.

Ma il modello proposto dai Consulenti del Lavoro contiene anche la dichiarazione di non aver diritto, o comunque di impegnarsi a non dichiarare ad altri datori di lavoro di averne diritto.

E se non scelgo?

Per chi non dovesse scegliere, è comunque prevista la restituzione di una quota. Il messaggio dell'Inps è chiaro:

“Nell’ipotesi in cui dovesse risultare, per il medesimo lavoratore dipendente, che più datori di lavoro abbiamo compensato la predetta indennità una tantum di 200 euro, l’Istituto comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente”.

Le istruzioni di dettaglio su questa particolare ipotesi saranno fornite con un messaggio prossimo dall’Istituto per la previdenza nazionale.

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