Anche il Delta del Po è in sofferenza: il cuneo salino sta uccidendo le coltivazioni
Il letto del Grande fiume, in alcuni tratti, sembra un enorme deserto: livelli record di acqua marina nell'alveo.
L'ingresso nel fiume di acqua salata mette decisamente a rischio allevamenti e agroalimentare. La carenza idrica provocata da uno degli inverni più secchi dell'ultimo mezzo secolo, fa il resto...
Dopo la siccità un altro guaio per l'agricoltura...
Quello appena finito è stato uno degli inverni più secchi della storia recente. Negli ultimi 50 anni, infatti, non si erano mai registrati valori simili nel Nord Italia tra le Alpi occidentali e la Pianura Padana. E questo comporta una serie di conseguenze davvero problematiche. La massima evidenza di tale situazione allarmante è visibile nell'area del bacino del Po visto che il fiume riceve acqua praticamente da tutto l'arco alpino e dagli appennini.
Non fanno nemmeno più notizia i ritrovamenti spuntati dal letto del fiume, tanto in secca da far riemergere residui bellici e resti dei secoli scorsi. Ma a risentire, evidentemente, di tale criticità è l'agricoltura e tutto il comparto, più in generale, dell'agroalimentare. Tuttavia se nel medio corso del Grande fiume gli effetti della siccità sono decisamente evidenti a occhio nudo, in prossimità del Delta del Po, invece, l'allarme arriva da un'analisi più approfondita.
L'acqua di mare si riversa nel Po uccidendo le coltivazioni
Affidandosi ai rilevatori di salinità, infatti, ciò che è emerso è un aumento della presenza di sale nell'acqua del fiume. La scarsa portata si traduce, in altri termini, nell'avanzamento del cuneo salino, l'ingresso, in pratica di acqua di mare nel letto del fiume in direzione opposta al suo tipico flusso. I dati parlano chiaro: i rilevamenti hanno segnalato una risalità d'acqua di mare verso il fiume per oltre 12 chilometri. Un numero che di solito si raggiunge in piena estate...
E così non solo c'è poca acqua a disposizione delle irrigazioni, ma quella che arriva è pure salata. Per osservare da vicino gli effetti di tale fenomeno si può andare a Rosolina dove si trova la barriera antisale del Consorzio di bonifica Delta del Po. Qui le piccole onde superano costantemente le paratoie e l'acqua arriva nell'alveo del fiume, al di sotto del livello del mare.