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Ventilatore o condizionatore? Quale è meglio per la salute e quale consuma meno

Le norme e i consigli del Ministero della Salute.

Ventilatore o condizionatore? Quale è meglio per la salute e quale consuma meno
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Il gran caldo è arrivato già da un pezzo e ognuno si "difende" come può. Nella mente di tanti estate fa rima con un dubbio quasi amletico: meglio il ventilatore o il condizionatore? Quale è preferibile per la salute? E quale consuma di meno?

Ventilatore o condizionatore?

Sul fronte del risparmio energetico non c'è partita. Un ventilatore in media consuma dieci volte meno di un condizionatore. E dunque, per citare Draghi, potremmo anche pensare di poter coniugare l'utilizzo di un ventilatore con il desiderio di pace...

Ma il risparmio energetico non è l'unica cosa che dobbiamo guardare, anche in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Anzi. Perché - e anche questo è risaputo - il ventilatore è decisamente più "pericoloso" per la salute rispetto al condizionatore. Il perché lo spiega un vademecum del Ministero della Salute dedicato proprio all'utilizzo degli impianti di raffrescamento:

"I ventilatori meccanici accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi".

"Per tale ragione occorre posizionare i ventilatori ad una certa distanza dalla persona e non  indirizzarli direttamente sul corpo, specialmente nel caso di persone malate costrette a letto. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la disidratazione".

Inoltre, il flusso di aria di un ventilatore indirizzato verso una schiena umida e sudata può comportare cervicale, dolori muscolari e irrigidimento alle articolazioni.

Meglio il condizionatore, ma...

Meglio dunque il condizionatore, a patto di utilizzarlo nel modo giusto e soprattutto effettuare una corretta e costante manutenzione. Di seguito alcune buone norme da seguire quando accendiamo un condizionatore

  • Mantenere chiuse le finestre degli ambienti durante l’uso dei condizionatori;
  •  utilizzare protezioni oscuranti (tende scure, persiane o tapparelle) alle finestre o vetrate di locali condizionati, per limitarne l’esposizione diretta ai raggi solari;
  •  evitare di regolare la temperatura dentro casa a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. La temperatura dell’ambiente domestico per il benessere fisiologico è intorno a 25-27°C; la regolazione della temperatura su valori più bassi causa un aumento eccessivo dei consumi energetici ed espone a bruschi sbalzi termici;
  •  una buona regola è coprirsi ogni volta che si deve passare da un ambiente caldo ad uno più freddo e ventilato;
  • nelle aree caratterizzate principalmente da un alto tasso di umidità, senza valori particolarmente elevati di temperatura, può essere sufficiente l’uso del deumidificatore, in alternativa al condizionatore, per migliorare le condizioni di comfort ambientale e ridurre il consumo energetico;
  • la velocità dell’aria nel volume occupato deve essere inferiore a 0,15 m/s;
  • i terminali di mandata e di ripresa dell’impianto devono essere collocati a distanza idonea dai luoghi di normale permanenza delle persone;
  • la presa d’aria esterna deve essere collocata in posizione idonea a garantire il migliore rinnovo possibile ed evitare ricircoli di aria viziata;
  • durante l’utilizzo degli impianti di aria condizionata è consigliabile limitare l’uso di elettrodomestici ad alto consumo energetico (lavatrice, scaldabagno, lampade alogene ecc) e, specialmente durante le ore più calde della giornata, evitare l’uso di elettrodomestici che costituiscono ulteriori fonti di calore dell’ambiente domestico (forno, fornelli, ferro da stiro, phon ecc.);
  • occorre curare la manutenzione degli impianti: pulire periodicamente i filtri e l'unità esterna per evitare un accumulo di polveri e scorie, che verrebbe direttamente messo in circolazione attraverso le canalizzazioni di distribuzione dell’aria; la corretta manutenzione aumenta l’efficienza dei condizionatori, evita maggiori costi di funzionamento (a causa di un aumento della resistenza incontrata dall’aria, di una più bassa efficienza delle batterie di scambio termico) e riduce i rischi di incendio e corrosione;
  • è consigliabile far controllare da un tecnico (ogni 2-3 anni) il fluido refrigerante e il compressore dell’impianto di condizionamento;
  • gli impianti di climatizzazione devono essere tali da garantire la massima sicurezza antincendio;
  • il rumore prodotto dagli impianti deve rispettare le prescrizioni vigenti (UNI 8199);

I consigli del Ministero

Di seguito  alcune misure semplici ma importanti che il Ministero della Salute suggerisce di mettere in pratica durante le giornate più calde dell’estate per migliorare il clima delle abitazioni e contrastare i rischi per la salute e la sicurezza delle persone più fragili.

  •  Schermare finestre e vetrate esposte a sud e sud ovest con tende e/o oscuranti esterni regolabili (es. persiane, veneziane).
  • Potenziare la ventilazione naturale aprendo le finestre durante le ore meno calde della giornata (es. durante la notte) consente il rinnovo dell’aria interna con aria esterna più fresca
  • L’uso di impianti di aria condizionata contribuisce in maniera rilevante a migliorare le condizioni di benessere e sicurezza negli ambienti dove si vive
  • Passare alcune ore in ambienti condizionati (in particolare durante le ore più calde della giornata) aiuta a ridurre sensibilmente la frequenza di effetti negativi sulla salute e garantisce condizioni di benessere alle persone con il minimo impegno del sistema di termoregolazione dell’organismo

LEGGI E SCARICA IL VADEMECUM COMPLETO DEL MINISTERO

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