Ha 98 anni, ma è sempre Kissinger: "L'Ucraina rinunci a qualche territorio in cambio della pace"
Secondo l'ex Segretario di Stato l'Occidente dovrebbe smettere di cercare di infliggere una sconfitta schiacciante alla Russia, invitando l'Ucraina a avviare i negoziati "prima di creare sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superate".
Dopo tre mesi di guerra e migliaia di morti, la speranza è che la guerra in Ucraina possa giungere a una svolta. Putin sembra aver deciso di puntare pragmaticamente sulle regioni di confine filorusse e nelle ultime ore ha intensificato i bombardamenti nel Donbass (40 le città sotto attacco) e anche l'area del Lugansk sembra ormai sul punto di finire totalmente sotto il controllo di Mosca. Ed è proprio sulla possibilità strategica di rassegnarsi all'evidenza sul campo, anche alla luce della resa molto simbolica dei soldati ucraini nell'acciaieria Azovstal, che prende posizione un intramontabile mito della storia della diplomazia internazionale.
Henry Kissinger, 98 anni suonati e una storia politica granitica in veste di consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford, solo per citare i ruoli salienti, è intervenuto al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, esprimendo il suo parere sull'invasione russa in Ucraina. Da diplomatico di razza ha affermato che l'Occidente dovrebbe smettere di cercare di infliggere una sconfitta schiacciante alla Russia, invitando l'Ucraina a avviare i negoziati "prima di creare sconvolgimenti e tensioni che non saranno facilmente superate".
Kissinger sul conflitto russo- ucraino: "Servono negoziati"
Kissinger richiama la platea ad adottare una visione d'insieme a lungo raggio, sforzandosi di superare il forte impatto emotivo che l'invasione russa ha generato, sostenendo che sarebbe "fatale" per l'Occidente essere travolto dall' "umore del momento" e dimenticare la posizione di potere della Russia in Europa. Un vero e proprio richiamo al pragmatismo:
"Idealmente, la linea di demarcazione dovrebbe essere un ritorno allo status quo precedente. Perseguire la guerra oltre quel punto non riguarderebbe la libertà dell'Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia", ha chiarito.
Secondo The Telegraph, l’ex segretario di Stato Usa ha spiegato che la Russia è stata una "parte essenziale dell'Europa" per oltre quattro secoli, e che i leader europei "non devono perdere di vista le relazioni a lungo termine". Il rischio sarebbe quello portare la Russia a un'alleanza permanente con la Cina. Motivo per il quale Kissinger invita Zelensky a valutare la cessione di alcuni territori ucraini a Mosca.
Intenti che ricalcano la linea abbracciata nelle ultime settimane anche dal Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron.
Un segnale di apertura proprio mentre la Russia è stata esclusa dalla riunione di Davos quest'anno, dopo che gli organizzatori hanno vietato a Mosca di inviare una delegazione. Ennesima conferma di quanto Putin sia isolato sulla scena mondiale, soprattutto occidentale.
Il monito agli ucraini
L'ex Segretario di Stato a stelle e strisce ha anche commentato la resistenza ucraina:
"Spero che gli ucraini abbiano l'eroismo che hanno mostrato con la saggezza", fra le righe il concetto è chiaro.