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Stefania Craxi alla Commissione Esteri: sgambetto al Movimento 5 Stelle e nuova crisi di Governo

Tra mal di pancia, "scherzi" tra partiti e franchi tiratori non c'è pace per il Governo Draghi. Ancora a rischio la tenuta della maggioranza e Conte sbotta.

Stefania Craxi alla Commissione Esteri: sgambetto al Movimento 5 Stelle e nuova crisi di Governo
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Stefania Craxi alla Commissione Esteri, sgambetto al Movimento 5 Stelle. Tra ammutinamenti, mal di pancia,"scherzi" tra partiti e franchi tiratori non c'è pace per il Governo. L'ultima tegola per la tenuta dell'Esecutivo di Mario Draghi è arrivata dal cambio della guardia alla guida della Commissione Esteri del Senato dove, ormai da qualche ora, si è insediata Stefania Craxi.

E' stato questo l'esito della votazione di ieri, mercoledì 18 maggio 2022,  con la figlia dell'ex presidente del Consiglio che si è aggiudicata 12 voti contro i 9 del pentastellato Ettore Licheri. E ora è proprio il Movimento 5 Stelle a mettere in discussione gli equilibri della maggioranza.

Stefania Craxi in Commissione Esteri, sgambetto al M5S

L'elezione di Stefania Craxi è arrivata dopo che tutti i membri si della commissione si erano dimessi in polemica con quello che fino a poco tempo fa era il presidente, Vito Petrocelli, in quota M5s, messo all'angolo per le sue posizioni filo russe.

Ma invece che un "normale" avvicendamento tra esponenti dello stesso partito, è successo il patatrac. Tanto che dopo lo sgambetto fatto a quello che era stato designato come successore alla guida della commissione, l'ex premier Giuseppe Conte ha convocato un consiglio nazionale straordinario dove ha "denunciato" le strategie contro il M5S:

"Di fatto si è formata una nuova maggioranza, da Fratelli d'Italia a Italia viva".

Un commento amaro con una disamina appunto anche sulla tenuta della maggioranza che davvero sembra non conoscere pace all'interno della sua variegata composizione:

"Draghi era stato avvertito già ieri. Spetta a lui la responsabilità tenere in piedi questa maggioranza. Oggi M5s, Pd e Leu sono stati responsabili, altri no".

Maggioranza sulla carta, M5S emarginato: il comunicato

Ma non solo. L'elezione, più o meno a sorpresa di Stefania Craxi ha portato il Movimento a trasmettere una nota stampa ancor più articolata:

"L'attuale maggioranza esiste solo sulla carta non nella realtà del confronto quotidiano. Registriamo come ormai sia venuto meno anche il più elementare principio di leale collaborazione. Nei giorni scorsi avevamo ventilato il sospetto che qualcuno ci volesse fuori dalla maggioranza. Oggi ne abbiamo la conferma. Nel Palazzo vogliono emarginare le nostre posizioni, ma non si può silenziare la voce della maggioranza degli italiani".

Lo scacchiere della maggioranza, le nuove dinamiche

Con l'elezione di Stefania Craxi alla guida della commissione Esteri del Senato, Forza Italia, che non ne aveva, guadagna così una presidenza di commissione.

A quota una presidenza, anche il gruppo Misto che guida la commissione Ambiente con Vilma Moronese. Le altre presidenze sono quattro del M5s, quattro del Partito democratico, due della Lega e altrettante di Italia viva.

Stefania Craxi, eletta con 12 voti su 22 e con scrutinio segreto, era stata sottosegretario agli Esteri, dal 2008 al 2011, in uno dei Governi Berlusconi.

Governo Draghi, quanti mal di pancia

Dalla politica interna, alla gestione della pandemia, dal rilancio dell'economia alla crisi dovuta all'invasione e alla guerra in Ucraina, il Governo Draghi di fatto continua a "navigare a vista" alle prese con i mal di pancia continui e periodici soprattutto di Movimento 5 Stelle e Lega, mentre di fatto solo Forza Italia e Partito democratico si mantengono "costanti" (salvo qualche rarissima eccezione) nel loro sostegno e nella incondizionata "fedeltà" all'Esecutivo.

Ora questa nuova prova di tenuta. Ma fino a quando? Al momento seppur in un mare in tempesta l'Esecutivo sembra poter tenere (di sicuro fino all'estate), ma dopo le vacanze nubi e interrogativi rischiano di tornare attuali.

Verso le elezioni, con quali schieramenti?

E dietro l'angolo rimane sempre il tema elezioni. Al di là delle schermaglie sulla legge elettorale, la vicenda della Commissione Esteri sembra presentare un dato sempre più inconfutabile.

Se è vero che nel Centrodestra, Lega, Forza Italia e FdI faticano a trovare la piena e definitiva riconciliazione, l'asse Pd-M5S non sembra decollare mai e i pentastellati sembrano essere sempre più in un angolo.

 

 

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