Forse gesti volontari

Esplodono due case in Piemonte e Veneto: feriti gli occupanti, si salvano le compagne

Nel primo caso a Ivrea è certo il dolo: chiuse in uno stanzino compagna e figlio. Nel secondo sul Piave si cercava una vittima coi cani molecolari, s'è presentata ignara di tutto poco dopo.

Esplodono due case in Piemonte e Veneto: feriti gli occupanti, si salvano le compagne
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In Piemonte l'esplosione di un appartamento sembra sia stata intenzionalmente causata dal proprietario, che voleva farla finita e portare con sè anche compagna e figlio. In Veneto invece la deflagrazione in una villetta, anche in questo caso forse provocata intenzionalmente dal proprietario che già in passato aveva provato a farla finita: in questo caso però la compagna s'è salvata, è arrivata a casa poco dopo lo scoppio, quando i cani molecolari s'erano già messi a cercarla tra le macerie.

Chiude compagna e figlio in camera e poi dà fuoco alla casa

Due tragedie domestiche. Due abitazioni divorate dalle fiamme con persone al loro interno che hanno visto la morte in faccia e che, in un caso, lottano ancora per la vita. Due episodi simili - per certi versi - si sono verificati nelle ultime ore in Piemonte e in Veneto.

Una vicenda agghiacciante quella raccontata da Prima Biella: nella mattinata di lunedì 16 maggio 2022, ad Andorno Micca un uomo di 41 anni ha chiuso la compagna, una donna di 35, il figlio 13enne e gli animali domestici in una stanza e poi ha appiccato un incendio.

IL VIDEO:

L'uomo, secondo le prime sommarie informazioni, avrebbe appiccato il fuoco mentre la compagna, il figlioletto di 13 anni , cani e gatti si trovavano chiuso a chiave in una stanza. Gli animali sono morti, mentre donna e ragazzo si sono salvati: lei, lanciandosi dal balcone, si è procurata delle fratture agli arti inferiori.

Confermato il dolo

L’incendio - secondo quanto confermano fonti attendibili - è stato appiccato da un uomo di 41 anni che avrebbe chiuso la compagna di 35 anni, il figlio di 13 anni, cani e gatti in una camera e poi avrebbe dato ogni cosa alle fiamme.

E’ rimasto intossicato anche un vicino di casa di 26 anni. Per fortuna non dovrebbero essere gravi. L'uomo - che da tempo non risiedeva più in quella casa - è stato invece portato nel reparto grandi ustionati del Cto di Torino in gravissime condizioni.

Nei suoi confronti potrebbero essere a breve ipotizzate accuse molto serie, dal tentato omicidio all’incendio doloso.

Esplode una casa nel Veneziano

Tragedia sfiorata anche a San Donà di Piave, nel Veneziano, dove, come racconta Prima Venezia, domenica 15 maggio 2022 è esplosa un'abitazione probabilmente a seguito di una fuga di gas.

Un botto spaventoso  ha fatto tremare i vetri che ha letteralmente distrutto la palazzina al 15 di via Zanutto a San Donà di Piave e  ha fatto registrare un bilancio pesantissimo:  Federico Serafin, 42 anni, il padrone di casa, è rimasto pesantemente ustionato ed è in fin di vita. In un primo momento pareva che anche la sua compagna fosse in casa. Per questo erano state predisposte le ricerche anche con l'unità cinofila. Ma per fortuna la donna non era in casa al momento dell'esplosione. Anzi, si è materializzata sul luogo del dramma poco dopo l'esplosione.

Il padrone di casa, intubato sul posto, è stato trasferito d'urgenza all'ospedale con varie ustioni sul corpo.

Sono stati momenti drammatici, e determinante, in un certo senso, è stato il supporto dei vicini di casa che hanno gettato addosso all'ustionato dell'acqua, per tentare di lenire le bruciature.

Tra le causa al vaglio del reparto specializzato dei Vigili del fuoco, ci sarebbe una consistente fuga di gas. Ancora non è dato sapere se si sia trattato di un gesto estremo oppure di un incidente domestico.

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