Luce e gas: basta contratti al telefono
Servirà una firma. E a breve il registro pubblico delle opposizioni comprenderà pure i telefoni cellulari.
Quanti di voi hanno sottoscritto contratti telefonici per luce e gas, magari in maniera inconsapevole, per poi pentirsene e dover affrontare una lunga trafila per la disdetta? Ora questo non sarà più possibile. L'Antitrust ha infatti detto stop ai contratti al telefono per luce e gas. Il consenso a voce non basta, servirà la firma.
Luce e gas: come funzionano i contratti al telefono
L'Antitrust si è espressa: per i contratti delle utenze di luce e gas non basta il consenso a voce. Servirà per forza una firma. Al momento i contratti stipulati per via telefonica sono validi, e la questione ha tratto in inganno più di un utente. Perché pur di accaparrarsi clienti c'è anche chi "gioca sporco".
La norma, infatti, prevede che le chiamate siano registrate e il gestore del servizio deve per forza riversare su un supporto multimediale il contenuto della conversazione nel caso in cui il cliente voglia riascoltarlo. Ma non sempre la registrazione avviene per tutta la chiamata.
Il diritto di recesso per questo tipo di contratti telefonici è quattordici giorni, ma quasi sempre ci si accorge che si è firmato per un’altra società (molti si presentano come il fornitore che già abbiamo proponendo tariffe migliori) quando arriva la prima bolletta e i termini sono già scaduti. E a quel punto ci vuole qualche centinaia di euro per tornare alla situazione originaria.
Le cose stanno per cambiare
Ma le cose stanno per cambiare. Lo ha spiegato il presidente dell'organismo di controllo Roberto Rustichelli in audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti auspicando che il vincolo contrattuale sorga solo a seguito della conferma dell'offerta, da parte del consumatore, per iscritto.
Ogni cittadino riceve in media cinque chiamate a settimana. Un trend che durante la pandemia, quando tutti avevano più tempo per stare al telefono, è aumentato in maniera consistente, arrivando al 20% di telefonate in più. E anche il fatturato ne ha beneficiato: 40 miliardi.
Il registro delle opposizioni
Peraltro, ci stiamo avvicinando a grandi passi verso lo stop alle telefonate moleste. A breve sarà possibile inserire anche i numeri dei telefoni cellulari.
Attualmente, i call center possono chiamare qualsiasi numero se hanno ottenuto il consenso da parte dell’utente. E ottenere il consenso è semplicissimo visto che la richiesta è contenuta in molti dei moduli che ci ritroviamo a compilare quasi quotidianamente.
Le società che violeranno il diritto di opposizione potranno arrivare a pagare multe fino a 20 milioni di euro.
Al Registro delle opposizioni ci si può iscrivere chiamando il numero verde 800 265 265, oppure inviando una raccomandata o una mail.