Festeggiare il Natale a casa oppure al ristorante?
Due strade diametralmente contrapposte che caratterizzano il giorno più celebrato dell’anno: i pro e i contro di entrambe le opzioni
Festeggiare il Natale in casa oppure al ristorante? Mettersi ai fornelli o lasciarsi servire? Per rispondere a queste domande si incrociano correnti di pensiero, concezioni di famiglia, idee di festività, possibilità economiche, disponibilità di tempo e soprattutto di voglia. Insomma: le opzioni che fanno pendere il piatto della bilancia verso una scelta o l’altra sono davvero tantissime. Voi da che parte state? Preferite la tradizione casalinga (ma siete ospiti o padroni di casa?) oppure la spensieratezza di accomodarsi ed attendere le specialità degli chef? Se siete indecisi ecco una serie di spunti per riflettere. In primis va valutato il rapporto che avete con la vostra famiglia: se filate d’amore e d’accordo con i vostri parenti e amate spaparanzarvi sul divano con loro, chiacchierare davanti alla tv o al camino, giocare a tombola o al «Mercante in fiera», allora la scelta è già fatta.
Festeggiare il Natale a casa oppure al ristorante?
Il lato della medaglia opposto invece è che una volta lasciato il ristorante la «giornata» va in archivio, lasciandovi al silenzio e alla libertà di casa. Senza nessuno intorno. Il lavoro è una variabile importante perché incide sul tempo libero: se antivigilia e vigilia sono tirate, magari con orari che vi riportano fra le mura domestiche in orario di cena, allora la soluzione ristorante potrebbe prendere quota. C’è poi la vostra capacità di destreggiarsi tra i fornelli: se siete desiderosi di dimostrare il vostro valore Natale è il giorno giusto. Altrimenti lasciate spazio a chi lo fa di professione. Altro fattore importante è la dimensione della casa, correlato al numero degli invitati: un’abitazione piccola si presta male ad ospitare bambini e parenti chiassosi, al contrario se avete quantomeno una sala spaziosa potrete invitare chi volete.
Che cosa scegliere?
A proposito, la presenza o meno di bambini incide, parecchio, sul dualismo casa-ristorante: in caso di neonati il dubbio non si pone, se i bimbi sono un po’ più cresciutelli in ogni caso le mura domestiche (e all’occorrenza videogame e dvd) possono garantire un po’ di quiete. Da una certa età in poi magari saranno loro i primi a voler cambiare e lasciarsi andare ad un pranzo gourmet, serviti e riveriti. Insomma, in casa ciascuno può prendersi maggiori libertà, il ristorante invece lascia spazio ad un relax differente. Se non l’avete ancora fatto è arrivato il momento di scegliere, il tempo inizia a scarseggiare!