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Il ruolo del fisioterapista fra prevenzione e riabilitazione

Il ruolo del fisioterapista fra prevenzione e riabilitazione Il lockdown che abbiamo vissuto, con il conseguente ritorno all’attività fisica dopo mesi di inattività, può averci consegnato qualche criticità Qual è il ruolo del fisioterapista? Il senso comune è quello che abbina la fisioterapia alla riabilitazione. Tuttavia con questa branca della medicina si può anche effettuare un’importante opera di prevenzione. In sostanza con la fisioterapia è possibile mantenere uno stato di salute generale adeguato, lavorando per anticipare e quindi rinviare o addirittura impedire l’eventuale presenza di problematiche. Il lockdown che abbiamo vissuto, con il conseguente ritorno all’attività fisica dopo mesi di inattività, può averci consegnato qualche criticità: può essere una spalla che fa male, una caviglia dolorante o persino altre problematiche di natura più grave. Lombalgia, un problema comune La più comune, legata alla sedentarietà, potrebbe essere il mal di schiena: la lombalgia infatti colpisce l’80% degli adulti ed è la seconda causa di assenza dal lavoro dopo il raffreddore. Rivolgersi al fisioterapista, magari dopo una prima valutazione del proprio medico curante, potrebbe essere la scelta corretta: questo professionista infatti lavora per migliorare la qualità della vita di ciascuna persona. Il ruolo del fisioterapista I suoi obiettivi sono molteplici: dall’aumentare l’autonomia del paziente al potenziarne le abilità, passando per una riduzione del dolore senza strategie farmacologiche, la limitazione della progressione di patologie e del peggioramento dei sintomi, oltre che il rallentamento del declino funzionale associato a mobilità ridotta, invecchiamento e/o a processi degenerativi

Il ruolo del fisioterapista fra prevenzione e riabilitazione
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Qual è il ruolo del fisioterapista? Il senso comune è quello che abbina la fisioterapia alla riabilitazione. Tuttavia con questa branca della medicina si può anche effettuare un’importante opera di prevenzione. In sostanza con la fisioterapia è possibile mantenere uno stato di salute generale adeguato, lavorando per anticipare. E quindi rinviare o addirittura impedire l’eventuale presenza di problematiche. Il lockdown che abbiamo vissuto, con il conseguente ritorno all’attività fisica dopo mesi di inattività, può averci consegnato qualche criticità. Può essere una spalla che fa male, una caviglia dolorante o persino altre problematiche di natura più grave.

Lombalgia, un problema comune

La più comune, legata alla sedentarietà, potrebbe essere il mal di schiena: la lombalgia infatti colpisce l’80% degli adulti ed è la seconda causa di assenza dal lavoro dopo il raffreddore. Rivolgersi al fisioterapista, magari dopo una prima valutazione del proprio medico curante, potrebbe essere la scelta corretta: questo professionista infatti lavora per migliorare la qualità della vita di ciascuna persona.

Il ruolo del fisioterapista

I suoi obiettivi sono molteplici: dall’aumentare l’autonomia del paziente al potenziarne le abilità, passando per una riduzione del dolore senza strategie farmacologiche, la limitazione della progressione di patologie e del peggioramento dei sintomi, oltre che il rallentamento del declino funzionale associato a mobilità ridotta, invecchiamento e/o a processi degenerativi.

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