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Celiachia, sono più di 7mila le diagnosi nel 2020

Dato in diminuzione rispetto al 2019 a causa della pandemia

Celiachia, sono più di 7mila le diagnosi nel 2020
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Nel 2020 il numero delle nuove diagnosi di celiachia è stato di 7.729. Si tratta di un dato in diminuzione rispetto a quelle formulate nel 2019 (sottostimate a causa della pandemia da Covid-19). E’ quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia 2020. La malattia risulta concentrata nella fascia di età tra i 18 e i 59 anni. La prevalenza più elevata si è registrata nella PA di Trento, in Valle D’Aosta e in Toscana con lo 0,49% seguite dalla Sardegna con lo 0,48%. La prevalenza globale stimata nel nostro Paese si aggira intorno all’1%, per un numero complessivo di circa 600.000 celiaci, contro gli oltre 233.000 ad oggi diagnosticati: il 34% appartenente alla popolazione maschile (78.248) e il 66% a quella femminile (154.899).

Celiachia, i dati al 31 dicembre 2020

Si tratta di una patologia autoimmune con base genetica che colpisce prevalentemente le donne e che si scatena quando il sistema immunitario deputato alla difesa comincia per errore ad aggredire il glutine. I dati raccolti al 31/12/2020 ci dicono che le persone celiache sono in totale 233.147 e quasi 400.000 sono quelle ancora in attesa di una diagnosi dal momento che la celiachia colpisce l’1% della popolazione. Le donne celiache sono oltre il doppio degli uomini. I dati a disposizione ci dicono inoltre che il Sistema Sanitario Nazionale ha speso 209,6 milioni per l’acquisto di prodotti senza glutine con un contributo pro-capite medio pari a circa 1000 Euro.

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