Gli sprechi alimentari sono da combattere
Dalla definizione ai consigli per ridurli il più possibile: serve fare attenzione
Che cosa sono gli sprechi alimentari? Con questa espressione si definisce l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano, sono destinati ad essere eliminati o smaltiti. Il Waste Resources Action Program (WRAP) propone una definizione di food waste che distingue lo spreco di cibo in: evitabile (cibo e bevande finiti in spazzatura ma ancora edibili, come pezzi di pane, mele, carne, ecc.); possibilmente evitabile (cibo e bevande che alcune persone consumano, per esempio le croste del pane, e altre persone no; ma anche il cibo che può essere consumato se cucinato, per esempio la buccia di patate); inevitabile (ossi di carne, bucce d’uovo, d’ananas, ecc.).
Gli sprechi alimentari sono da combattere
Per la prevenzione dello spreco esistono alcune regole utili: prima di fare la spesa è bene pianificare i pasti per tutta la settimana, ricordandosi di controllare gli alimenti che già si possiedono e scrivendo su una lista quelli di cui si ha bisogno. Importante anche evitare di entrare al supermercato affamato: si sarà tentati di acquistare più del necessario. Attenzione al miglior prezzo e alle confezioni famiglia: meglio scegliere in base alle reali esigenze. Anche leggere l’etichetta per essere informato sulla natura e la qualità dell’alimento è una buona pratica, nonché il modo migliore per conservarlo. Non è tutto: a tavola è opportuno servire piccole porzioni, per poi saziarsi assaporando anche altri piatti. Gli avanzi vanno usati con gusto e fantasia: si possono portare al lavoro oppure utilizzarli per nuove ricette.