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Mercato auto settembre 2021, ancora in picchiata

Pesano l’esaurimento degli incentivi e la crisi dei microchip: dati in forte calo sul 2019

Mercato auto settembre 2021, ancora in picchiata
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Mercato auto settembre 2021, ancora in picchiata. Continua senza sosta la caduta del mercato dell’auto, condizionato negativamente dalla crisi dei componenti elettronici e dall’esaurimento degli incentivi. Nel mese di settembre le nuove immatricolazioni sono ammontate a 105.175 unità, cioè 51.200 vetture in meno e un calo del 32,7% rispetto alle 156.357 auto immatricolate a settembre 2020, mentre rispetto alle 142.525 immatricolazioni dello stesso mese del 2019 la flessione è del 26,2%. Il dato complessivo dei nove mesi indica una perdita di oltre 300.000 veicoli con una flessione del 20,6% (a 1.165.491 unità) rispetto allo stesso periodo 2019.

Mercato auto settembre 2021, ancora in picchiata

Il forte calo di settembre è determinato dal sovrapporsi di due pesanti crisi congiunturali: da un lato la prosecuzione della carenza delle forniture legate alla cronica crisi dei microchip, che causa forti ritardi nella consegna di moltissimi veicoli e rallenta le vendite in tutti segmenti di mercato; dall’altro l’esaurimento delle risorse destinate all’Ecobonus, che in due giorni ha visto dissolversi anche i fondi che nelle scorse settimane erano stati trasferiti dall’Extrabonus per supplire a un primo esaurimento dell’Ecobonus già in piena estate.

Calo sostenuto per tutti gli utilizzatori

Dall’analisi della struttura del mercato di settembre, a confronto con lo stesso mese 2020, emerge un calo sostenuto per tutti gli utilizzatori. I privati si posizionano al 66,6% di quota (2 punti in meno di un anno fa), ma in crescita rispetto al 62,4% dei primi 9 mesi, grazie agli incentivi. Le autoimmatricolazioni, con un progressivo pesante calo dei volumi, si fermano al 9% (9,8% in gennaio-settembre); il noleggio a lungo termine scende al 16,8% rispetto al 17,3% dei primi 9 mesi. Con una flessione di oltre la metà delle immatricolazioni, il noleggio a breve termine retrocede su una quota di minimo dell’1,6%, rispetto al 5,1% del cumulato gennaio-settembre. Le società, con il calo inferiore fra gli utilizzatori, salgono al 6% di quota di mercato (5,4% nei 9 mesi).

Capitolo alimentazioni

Fra le alimentazioni, nel mese flettono solo benzina e diesel che scendono rispettivamente al 25% e al 19,1% del totale (30,5% e 20,5% nel cumulato). Il Gpl arriva a rappresentare il 9,4% delle preferenze, rispetto al 7% dei primi 9 mesi, mentre il metano rimane abbastanza stabile, con una quota al 2% del totale (2,2% nei 9 mesi). Gli incentivi continuano a sostenere la forte avanzata delle elettrificate: le ibride arrivano al 31,3% di quota (28,2% in gennaio-settembre), con le “full” hybrid al 7,5% e le “mild” al 23,8%. Le plug-in (PHEV) raggiungono il 5,2% (4,5% nei 9 mesi), mentre le elettriche pure (BEV) balzano all’8% di quota, doppiando quella del cumulato (4%).

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