Pasquetta amara

Da Verona alla periferia di Milano per incontrare il loro rapper preferito: sprovveduti e rapinati... due volte

Nel quartiere San Siro anche momenti di tensione tra la baby gang di rapinatori e la Polizia.

Da Verona alla periferia di Milano per incontrare il loro rapper preferito: sprovveduti e rapinati... due volte
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Erano partiti da Verona, con tanti buoni propositi, alla volta di Milano per incontrare uno dei loro rapper preferiti, scambiarci qualche chiacchiera e farsi dei selfie per ricordo. La loro gita nella metropoli milanese, nel giorno di Pasquetta, tuttavia, si è trasformata in una vera e propria disavventura. Giunti nel quartiere San Siro, quattro giovani tra i 17 e i 19 anni, sono stati vittima di una doppia rapina nel giro di pochissime ore. Inizialmente accerchiati, aggrediti e minacciati da un gruppo di minorenni di origine magrebina, uno di loro è stato tratto in inganno da un uomo di mezz'età che, offrendogli un falso aiuto, gli ha poi rubato una felpa di Armani, un paio di scarpe Nike e un IPhone XR.

Una volta intervenute le forze di polizia, che sono riuscite ad intercettare i rapinatori minorenni, si sono poi verificati momenti di tensione con la baby gang anche a causa dell'arrivo del fratello 21enne di uno dei soggetti fermati: quest'ultimo ha addirittura chiamato circa 50 persone per accerchiare le volanti nel tentativo di impedire il fermo.

Da Verona a Milano in gita per incontrare un rapper, vengono rapinati due volte

Peggio di così non poteva andare. Come raccontato da Prima Milano, un gruppo di quattro giovani veronesi è stato vittima di una doppia rapina a Milano. I quattro, due fratelli di 19 e 17 anni, un loro cugino di 17 e un amico di 19, nel giorno di Pasquetta, erano partiti da Verona alla volta della metropoli meneghina nel tentativo di incontrare di persona uno dei loro rapper preferiti, scambiarci qualche chiacchera e farsi dei selfie per ricordo. Mai si sarebbero potuti aspettare che la loro gita milanese si sarebbe potuta trasformare in una vera e propria disavventura.

Teatro dei loro incubi è stato il quartiere San Siro di Milano, luogo già molto caotico di suo, dove esattamente un anno fa, in epoca di zone rosse e divieti di assembramenti, circa 300 giovani erano stati radunati a piazzale Selinunte da alcuni popolari rapper della zona per registrare un videoclip musicale. La situazione, con l'arrivo delle forze dell'Ordine, era poi degenerata in una guerriglia con scontri e lanci di oggetti contro gli agenti.

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I quattro ragazzi veronesi, quindi, giunti a San Siro attorno alle 16.15, in via Corno di Cavento sono stati avvicinati da una decina di ragazzi minorenni di origini magrebine che li hanno minacciati di consegnare i loro valori. Due di loro, l’amico 19enne e il fratello minorenne sono riusciti a scappare, con quest'ultimo che ha trovato rifugio all'interno di un bar della zona.

A quel punto, un uomo di mezz'età, vedendolo spaventato, si è offerto di dargli un aiuto, traendolo però in inganno. Sulla strada per tornare indietro, infatti, in via Gigante, l’uomo lo ha strattonato e afferrato per un braccio, per poi rubargli una felpa di Armani, un paio di scarpe Nike e un IPhone XR.

L'intervento della Polizia

Dopo il furto, il 17enne ha incontrato un italiano di 35 anni che ha allertato la Polizia. Giunti sul posto, gli agenti sono riusciti a contattare l’amico e i due rimasti in via Corno di Cavento. Questi ultimi erano stati derubati di un caricabatterie, un paio di occhiali da sole e degli auricolari Apple.

Nel frattempo sono passati lì vicino tre ragazzi di 17, 16 e 15 anni che sono stati riconosciuti come parte del gruppo di maghrebini. I tre, tutti con precedenti specifici, vengono trovati in possesso delle cuffie e degli occhiali da sole.

Momenti di tensione con la polizia

Mentre venivano fatti salire sulla volante, tuttavia, si è avvicinato un marocchino di 21 anni (fratello del 16enne fermato) che ha chiamato circa 50 persone per accerchiare le volanti nel tentativo di impedire il fermo.

IL VIDEO:

 

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L’arrivo di altre volanti ha impedito che la situazione degenerasse. I tre fermati sono stati indagati in stato di libertà per rapina, mentre il 21enne è stato indagato per resistenza a pubblico ufficiale.

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