Guerra in ucraina

A Mariupol forni crematori itineranti per bruciare i cadaveri: "E' nuova Auschwitz"

Gli orrori del conflitto: a Hostomel ben 400 desaparecidos, lo stupro come arma di guerra, anche su ragazze giovanissime.

A Mariupol forni crematori itineranti per bruciare i cadaveri: "E' nuova Auschwitz"
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Le immagini di Bucha, con i corpi dei civili straziati e abbandonati in strada o nelle fosse comuni, hanno fatto il giro del mondo e indignato tutti quanti. Ma potrebbero non essere le ultime e nemmeno le peggiori. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky giura che a Borodyanka, sempre nell'oblast di Kiev, i russi avrebbero commesso anche crimini peggiori e si susseguono le segnalazioni di barbarie assolute.

A Mariupol forni crematori itineranti

Prima di Bucha, il simbolo della devastazione in Ucraina era senza dubbio (e continua a esserlo) Mariupol. La città è distrutta praticamente al 90% e secondo le autorità ucraine i russi avrebbero iniziato a bruciare i cadaveri in forni crematori itineranti, in modo da nascondere le atrocità del conflitto. Ma i forni non sarebbero solo per gli ucraini, sarebbero destinati a nascondere anche le proprie perdite. Lo ha sostenuto la vicepremier ucraina Iryna Vereshchu.

"Ci hanno detto che la Russia cerca di nascondere i propri delitti e per questo sta usando forni crematori mobili a Mariupol per bruciare i cadaveri delle nostre donne e bambini. Gli stessi forni crematori li sta usando anche per il proprio esercito. Li hanno portati dalla Crimea e li stanno usando anche per bruciare i propri soldati, di modo che non li vedano in Russia, immaginate se dovessero vedere migliaia di cadaveri che tornano in patria".

LE PAROLE DELLA VICEPREMIER:


"E' la nuova Auschwitz"

Parole durissime sono state usate anche dal sindaco di Mariupol,  Vadym Boychenko, che ha paragonato quello che sta succedendo nella sua città ai campi di sterminio nazisti della Seconda guerra mondiale.

"Secondo le sole stime preliminari, nel mese di occupazione a Mariupol sono morte cinquemila persone, di cui circa 210 bambini. I russi hanno trasformata la nostra città in un campo di sterminio. Questa non è più la nuova Cecenia o Aleppo. Questa è la nuova Auschwitz e Majdanek".

Nexta TV ha anche diffuso una foto dei forni crematori mobili, che però sarebbe estrapolata da un video risalente al 2013.

Stupri sulle ragazzine

Gli stupri sulle donne sono stati denunciati sin dalle prime settimane del conflitto. Olha Stefanishyna aveva parlato di crimini orrendi:

"La gran parte di loro sono state impiccate dopo essere state stuprate oppure si sono tolte la vita. Il problema principale è che le vittime e le famiglie non hanno la forza e la capacità di farsi avanti e denunciare. Alcune delle donne stuprate sono anche state impiccate. E questi sono fatti che stiamo raccogliendo come prove di crimini di guerra".

Una situazione che sembrerebbe essere nuovamente esplosa: a Bucha le autorità ucraine denunciano violenze sessuali e brutalità ai danni di ragazzine quattordicenni.

I 400 "desaparecidos" di Hostomel

Hostomel è un villaggio di circa 14.000 abitanti a Nord di Kiev. Una gran parte di costoro era fuggita subito dopo l'arrivo dei russi, ma si calcola che almeno 5.000 persone siano rimaste in città. Di queste quattrocento sarebbero sparite nel nulla: rapite, uccise o entrambe le cose.  Ci sarebbero anche dei bambini.

A illustrare la vicenda è stato Taras Dumenko, capo dell'amministrazione militare nel villaggio di Hostomel,  parlando alla radio pubblica dell'Ucraina.

"Conosciamo le persone che sono state uccise, ci sono conferme, foto e registrazioni video. Ma ancora non riusciamo a trovare i cadaveri".

Il video delle violenze ucraine sui prigionieri russi

Dall'altra parte, ha fatto scalpore un video che mostrerebbe alcuni soldati ucraini sparare alle ginocchia di alcuni prigionieri russi. Immagini shock, che hanno fatto il giro del mondo e sulle quali il Governo di Kiev ha promesso un'inchiesta immediata.

 Nel video  i soldati ucraini affermano di aver catturato un gruppo di ricognizione russo basato a Olkhovka, una cittadina a una trentina di chilometri dal confine russo.

Un alto consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha promesso un'inchiesta rapida:

"Prendiamo la cosa molto seriamente e ci sarà un'indagine immediata. Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro i nostri prigionieri. Se questo fosse vero, sarebbe un comportamento assolutamente inaccettabile".

Secondo il capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi, il video sarebbe tutta una montatura per screditare le forze di difesa ucraine.

 

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