Dal 6 aprile 2022

Al Museo del Cinema di Torino in mostra Dario Argento (e i suoi incubi)

In esposizione immagini dai film, il dietro le quinte e oggetti entrati ormai nel mito.

Al Museo del Cinema di Torino in mostra Dario Argento (e i suoi incubi)
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Immagini dai film, il dietro le quinte e oggetti entrati ormai nel mito. Il Museo del Cinema di Torino celebra in una mostra il grande regista di film horror Dario Argento: l'esposizione sarà visitabile dal 6 aprile e fino al 16 gennaio 2023.

Il Museo del Cinema celebra in una mostra Dario Argento e i suoi incubi

Come raccontato da Prima Torino, da oggi, mercoledì 6 aprile 2022, fino al prossimo 16 gennaio 2023, il Museo Nazionale del Cinema e Solares Fondazione delle Arti presentano la prima grande mostra dedicata ad un maestro del cinema: il regista, sceneggiatore e produttore Dario Argento (Roma, 1940).

DARIO ARGENTO - THE EXHIBIT è ospitata alla Mole Antonelliana di Torino - sede del Museo Nazionale del Cinema, ed è curata da Domenico De Gaetano Marcello Garofalo, in omaggio al genio e all’opera del cineasta, visionario maestro del thriller.

Il celebre manichino di Profondo Rosso creato da Carlo Rambaldi

L'esposizione è un percorso cronologico attraverso tutta la sua produzione, dagli esordi de L’uccello dalle piume di cristallo (1970) al suo ultimo lavoro Occhiali neri (2022), recentemente presentato al Festival del Cinema di Berlino nella sezione Special Gala. La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 6 aprile 2022 a lunedì 16 gennaio 2023.

Per la prima volta un progetto espositivo compone un completo e articolato discorso visivo sull'immaginario che il regista romano ha portato sullo schermo nel corso del proprio cinquantennale viaggio nei perturbanti territori dell’incubo.

Dario Argento alla presentazione

Cosa si potrà vedere

Le proiezioni presentano photogallery, sequenze e montaggi tratti dalle sue opere, documentazione sugli effetti speciali e sulla musica nei suoi film. Le fotografie sul set rivelano l’artificio e la potenza della messa in scena. I video restituiscono il rapporto di Argento con la musica e l’arte evidenziando anche i tributi rivolti a registi da lui molto amati, come Lang e Hitchcock, così come i frequenti riferimenti a quadri, fumetti, opere letterarie e oggetti di design.

Sulla rampa espositiva della Mole il visitatore troverà un’imponente messe di memorabilia argentiani: 44 oggetti di scena, 12 preziosi manifesti e locandine originali del Museo Nazionale del Cinema, bozzetti scenografici, creature meccaniche, fotografie inedite e molto altro.

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I pezzi esposti provengono dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, dell'Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia e di numerosi collezionisti privati, con importanti contributi da parte di professionisti del cinema quali Sergio Stivaletti, effettista di molti film di Argento da Phenomena del 1985 in poi, Luigi Cozzi, stretto collaboratore di Argento fin dagli esordi, Franco BellomoPupi OggianoGabriele Farina e Carlo Rambaldi, uno dei più importanti artisti degli effetti speciali a livello mondiale.

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Quando ha appreso la notizia di questa mostra, Dario Argento ha espresso grande soddisfazione:

“Nel corso della mia carriera, iniziata nell’ormai lontano 1970, ho avuto modo di ricevere diversi apprezzamenti in tutto il mondo, specialmente in Francia, in America, in Giappone; in Italia di recente mi hanno consegnato il David di Donatello alla carriera, ma questo omaggio che il Museo del Cinema di Torino mi dedicherà, mi entusiasma in particolar modo, non solo perché si svolgerà in una città da me molto amata, dove ho avuto modo di girare diversi film e in una sede prestigiosa quale è il Museo del Cinema, ma perché, grazie al lavoro accuratissimo che gli organizzatori e i curatori dell’evento stanno svolgendo avrò la possibilità di far conoscere anche ai più giovani l’intero mio percorso cinematografico, accompagnandoli all’interno del mio ‘cinema idealista’, fatto di incubi, sogni e visioni, ove la grigia realtà non è mai arrivata e mai ci arriverà. In un film che ho realizzato nel 1993, Trauma, mentre scorrono i titoli di coda l’obiettivo si sposta, continuando a raccontare possibili inizi di altre vicende. Questo perché mi piace credere che i miei film possano conquistare un grande spazio nella memoria dei miei spettatori, diventando anche dopo la visione un tutt’uno con la loro vita. Credo che questa mostra possa rendere ancora più realizzabile, luminoso e concreto questo mio desiderio”.

"Stella della Mole"

In occasione della conferenza stampa di inaugurazione del progetto espositivo, tenutasi nella serata di ieri alla presenza del regista, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha omaggiato il genio e l’opera del cineasta, visionario maestro del thriller, con il conferimento della Stella della Mole.

“Uno dei Maestri del cinema italiano più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Un regista, ma anche un artista”, viene definito da Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

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