Ancora donne vittime di violenza: una tenta il suicidio durante il viaggio di nozze, all'altra il compagno spara cinque colpi in strada
Per fortuna, due tragedie sfiorate, almeno nell'epilogo.
Una tragedia sfiorata grazie al provvidenziale intervento degli agenti. Tenta il suicidio durante il viaggio di nozze, salvata dalla Polizia di Stato.
Una giovane donna è stata distolta dal suo intento grazie all'opera di convincimento di due agenti.
Tenta il suicidio in viaggio di nozze, salvata dalla Polizia
E' accaduto a Matera dove la neo sposa insieme al marito si trovava in viaggio nozze poche ore dopo aver pronunciato il fatidico "sì".
E proprio poche ore dopo essere convolati probabilmente un litigio piuttosto violento con il marito l'avevano portato a lasciare repentinamente la camera dell'hotel dove soggiornavano e pensare al drammatico gesto.
Gli agenti - secondo quanto reso noto dalla Questura - sono intervenuti in piazza San Pietro Caveoso, nei pressi di un parapetto in ferro: la donna ha raccontato loro di aver pensato al suicidio dopo un litigio con il marito.
Per questo, in piena notte, aveva raggiunto il ciglio di un burrone, un luogo sull’orlo della gravina a Matera, un luogo tra l'altro tristemente noto proprio per i suicidi.
Preoccupata da un litigio tanto violento poche ore dopo le nozze, delusa per un matrimonio che subito sembrava prendere una piega che poteva disattendere le aspettative sentimentali, fatto sta che all'arrivo sul posto degli agenti la donna è stata "fermata" e distolta dal suo gesto proprio mentre aveva iniziato a sporgersi oltre il parapetto in ferro dell’affaccio sulla gravina, e guardava verso il basso.
Dalla Basilicata al Piemonte, altra tragedia sfiorata
Dalla Basilicata al Piemonte dove un'altra storia con protagonista una coppia ha tenuti tutti con il fiato sospeso.
Come racconta Prima Torino, è accaduto ieri, venerdì 1 aprile 2022, in via Domodossola nel capoluogo piemontese.
Qui un uomo ha sparato cinque colpi di pistola alla compagna perché voleva lasciarlo. Di fatto, l'uomo, un albanese di 38 anni, non accettava la fine della loro relazione.
Un legame sentimentale iniziato in realtà solo da pochi mesi e a cui lei, una donna di origini kosovare di 35 anni, voleva già mettere fine. Una relazione, come avrebbe raccontato agli inquirenti, in cui lei non si sentiva libera, ma oppressa.
L'agguato in strada alla donna che volevo lasciarlo
E così dopo l'ennesima discussione, l'ennesimo chiarimento non andato a buon fine, il 38enne ha preso un revolver calibro 22 (forse rubato o forse comprato sul mercato nero), ha aspettato che la donna uscisse di casa, l'ha seguita, poi ha cominciato a sparare in strada.
Cinque colpi, forse sei. L'ultimo esploso quando la donna era già a terra. I proiettili hanno raggiunto l'ex fidanzata sulle gambe. Soccorsa e trasportata all'ospedale San Giovanni Bosco non è in pericolo di vita.
Il tentativo di fuga e l'ammissione agli agenti
L'uomo dopo aver gettato l'arma in un cassonetto, ha provato a fuggire ma è stato prontamente bloccato dagli agenti della Polizia di Stato ai quali non ha opposto resistenza ammettendo le sue responsabilità spiegando appunto che la donna voleva lasciarlo.
Triste ironia del destino, solo due giorni prima la donna, madre di quattro figli e fuggita da un altro compagno violento in Kosovo, era stata costretta a chiamare la Polizia per allontanarlo.
Per il 38enne è scattato l'arresto per tentato omicidio.