omicidio charlotte angie

Il padre di Carol Maltesi: "Fontana è un mostro, si è finto mia figlia per mesi"

L’assassino rispondeva ai messaggi di genitori e amici della vittima dicendo di essere a Dubai.

Il padre di Carol Maltesi: "Fontana è un mostro, si è finto mia figlia per mesi"
Pubblicato:
Aggiornato:

Il dolore per aver perso una figlia, peraltro in modo così atroce, amplificato da mesi di menzogne orchestrate dal "mostro" che ha ucciso e fatto a pezzi Carol Maltesi. Una vicenda inquietante quella dell’omicidio di Charlotte Angie (il nome con cui era nota nel mondo dell'hard): l’assassino reo confesso Davide Fontana, infatti, dopo averla uccisa e fatta a pezzi ha continuato a rispondere ai messaggi di genitori e amici, fingendosi la vittima. Tra le persone ingannate anche il padre della ragazza, Fabio Maltesi, 58 anni e residente in Olanda. Dopo la fine del matrimonio con la moglie, che abita a Sesto Calende, vive e lavora ad Amsterdam.

Omicidio Carol Maltesi, il padre: "Fontana si è finto mia figlia per mesi"

L'uomo ha raccontato, intervistato dal Corriere della Sera, gli inganni di Fontana, che dal giorno del delitto in poi si è finto la ragazza rispondendo agli sms arrivati sul suo telefonino. 

"È un mostro, quell’uomo è un mostro. In queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia...".

Fontana, per ovvi motivi, non rispondeva alle telefonate (e neppure alla richiesta arrivata da una testata giornalistica bresciana di inviare una nota vocale), ma preferiva chattare via WhatsApp.

Al padre, invece, per giustificare il fatto che non potesse parlare con lui, diceva di trovarsi a Dubai e che le leggi locali non consentivano alle donne di utilizzare il cellulare.

Il sospetto sui messaggi copia-incolla

Il due si erano sentiti anche in occasione del  compleanno del genitore. Sempre via messaggio perché Fontana  diceva di trovarsi a Dubai e che le leggi locali non consentivano alle donne di utilizzare il cellulare. A insospettire Maltesi, però, erano stati anche dei messaggi copia-incolla, a cui Fontana ricorreva spesso in chat, soprattutto nelle ultime settimane.

Adesso si sta organizzando per venire in Italia, così da capire cosa sia successo veramente alla figlia e per stare vicino all’ex moglie, distrutta dal dolore oltre che malata, ed al figlio piccolo di Carol, rimasto a Verona dove vive con il padre.

L'interrogatorio e i particolari che non convincono

Intanto alcuni particolari della versione di Davide Fontana, interrogato dal gip in carcere, sembrano non convincere del tutto gli inquirenti. All’inizio nella sua confessione aveva affermato di aver ucciso Carol durante un litigio. Poi invece ha detto che l’omicidio è avvenuto mentre giravano un video hard estremo, in preda ad un raptus: sembra però strano che il copione prevedesse l’utilizzo di un martello nelle scene per colpirla.

Inoltre, sebbene lui insista sull’assenza di un reale movente, attribuendo il suo gesto a un attimo di follia, alcune testimonianze sembrerebbero smentirlo: delle amiche della vittima, infatti, avrebbero parlato di una crescente gelosia di Fontana nei confronti della donna, per via dei suoi altri partner e del successo nel mondo dell’hard.

Come se non bastasse, una di loro ha raccontato che Carol le avrebbe confessato con in casa erano spariti dei soldi e che solo lei e Fontana sapevano dove trovarli.  Un altro particolare su cui gli inquirenti saranno chiamati a fare luce.

Seguici sui nostri canali