L'Ucraina rifiuta la resa a Mariupol, il video della bomba che centra un centro commerciale a Kiev
Oggi pomeriggio telefonata tra il presidente Usa Biden e i leader europei (Draghi compreso).
Nella serata di domenica 20 marzo 2022 i russi, un po' a sorpresa, erano stati chiari: "Issate le bandiere bianche a Mariupol e fermeremo il fuoco". Ma dall'Ucraina la risposta è negativa. Intanto a Kiev bombardato nella notte un centro commerciale.
L'Ucraina rifiuta la resa a Mariupol
Il ministero della Difesa russo aveva chiesto ai militari ucraini asserragliati nella città oramai distrutta e sotto assedio di esporre bandiere bianche per mostrare di essere pronti a un cessate il fuoco temporaneo, durante il quale gli assediati avrebbero dovuto deporre le armi e abbandonare Mariupol.
Ma da Kiev la proposta è stata vista come una richiesta di resa e la vicepremier Iryna Vereshchuk ha risposto con un secco no:
"La resa non è un’opzione".
E così oggi ci si prepara a quella che potrebbe essere la battaglia finale a Mariupol.
Bombardato un centro commerciale a Kiev
Intanto nella notte nella Capitale Kiev sono proseguiti i bombardamenti: colpite alcune case e il centro commerciale Retrovil nel quartiere Podil. Il bilancio al momento è di sei morti.
Le autorità ucraine hanno diffuso le immagini video dell'attacco al centro commerciale.
IL VIDEO DELL'ESPLOSIONE:
La telefonata tra Biden e i leader europei
Oggi, lunedì 21 marzo, il presidente Usa Joe Biden sentirà telefonicamente il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier italiano Mario Draghi e quello britannico Boris Johnson. La telefonata è fissata per le 16 italiane e si discuterà - secondo quanto riferisce la Casa Bianca - "di una risposta coordinata all’attacco immotivato e ingiustificato della Russia all’Ucraina.
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