Verso la morte economica?

L'Ucraina resiste anche coi trattori, la Russia è sull'orlo del default

Quando uno stato o un'azienda non è più in grado di pagare, scatta il fallimento: Putin non può saldare i debiti con euro o dollari, a causa delle sanzioni e dei blocchi, e il rublo è in picchiata.

L'Ucraina resiste anche coi trattori, la Russia è sull'orlo del default
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La resistenza ucraina non accenna a piegare il capo e, come già ampiamente raccontato, si serve anche dei social per raccontare scene di vita quotidiana in cui ci si prende qualche rivincita sui russi. Su TikTok, per esempio, spadroneggiano immagini tra il bucolico e il surreale dove vengono immortalati fieri contadini ucraini che trainano con i loro trattori i carri armati russi, abbandonati come gusci vuoti, per i campi.

Anche secondo l'intelligence britannica l’invasione russa dell’Ucraina si è bloccata su tutti i fronti:

"Le forze russe hanno fatto progressi minimi sul terreno, nel mare e nello spazio aereo negli ultimi giorni, continuando a registrare pesanti perdite".

Ma se a erodere la credibilità russa ci pensano i social, anche su un altro fronte il terreno si sta facendo sdrucciolevole per Putin: quello economico. E lo spettro del default aleggia concreto sul Cremlino.

Trattori vs carri armati russi: la resistenza ucraina spopola sui social

Gli ucraini non mollano. E, come in ogni guerra, hanno capito che il potere della propaganda è fondamentale. Al netto delle gravi perdite - fra civili uccisi e città martoriate - ciò che conta è mantenere alto lo spirito e rimanere in gioco, mostrando di poter essere ancora minacciosi e pericolosi per il nemico. Ogni giorno in cui ci si mette di traverso tra Putin e la vittoria, è un giorno in cui lo si indebolisce, anche (e soprattutto) sotto il fronte economico.

Ed è così che i trattori ucraini, che fino a poco tempo fa lavoravano alacremente in quei campi considerati il "granaio d'Europa", diventano protagonisti di video social in cui fanno la parte dei leoni contro i carri armati russi abbandonati, che vengono trascinati e pubblicamente irrisi.

@vadosmakoviy #Славаукраїні🇺🇦🇺🇦🇺🇦 #війна2022 #російка ♬ оригинальный звук - Вадим Маковій

Anche questa è propaganda: ledere la temibilità del nemico, trasformarlo da tigre a gattino. Si fa quel che si può. In tempi di guerra.

@vadosmakoviy #славаукраїні #нівійнівукраїні #зсу_найкращі #славатеробороні #українапереможе🇺🇦🇺🇦👍 ♬ оригинальный звук - 🎶🇺🇦

Perché la Russia è sull'orlo del default e cosa significa

E mentre sul campo arranca, Mosca deve fare i conti con un problema di sistema ben più sensibile: l'economia a rischio default.

Lo scenario attuale è il seguente: la Russia non riesce a pagare agli investitori esteri le cedole sui bond ed è partito il conto alla rovescia di quello che rischia di diventare un enorme default sul debito, che metterebbe in ginocchio il Paese con ramificazioni globali. Il ministero delle finanze russo ha dichiarato di aver emesso l'ordine di pagamento dei 117 milioni di dollari dovuti agli obbligazionisti dei due eurobond, ma ha anche riconosciuto che quel denaro potrebbe non aver raggiunto gli obbligazionisti, come alcune fonti confermano. E' previsto un periodo di grazia di 30 giorni, che dà tempo fino al 15 aprile per scongiurare la dichiarazione ufficiale di default. Intanto l'agenzia Fitch ha avvertito: il pagamento in rubli costituirebbe un evento di default.

Tradotto in parole povere cosa significa tutto ciò? L'obbligazione è un prestito lo Stato chiede agli investitori, su cui pagherà degli interessi. La Russia ha emesso delle obbligazioni in cui si è fatta prestare del denaro, in euro o in dollari: ora è arrivato il momento di saldare. Gli interessi vanno pagati nella medesima moneta in cui è avvenuto il prestito: da quando sono scattate le sanzioni, però, tutti i conti che la Russia possiede in euro e in dollari sono stati bloccati, rendendole dunque impossibile restituire il denaro nella valuta richiesta.

Sul tavolo quindi l'ipotesi di pagare in rubli, ma, a fronte delle sanzioni, il rublo è in picchiata e si svaluta di giorno in giorno. Quando uno stato o un'azienda non è più in grado di rispettare le condizioni delle obbligazioni scatta quindi il fallimento, ovvero la dichiarazione di default.

Default significherebbe che la moneta russa non varrebbe più nulla: non sarebbe più in grado di acquistare le materie prime, né di commerciare con l'estero e può sopravvivere solo in regime di autarchia. Tutto si blocca. La valuta dichiarata in default non vale sostanzialmente più nulla, accompagnando lo stato alla sua morte economica.

E il tempo stringe.

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