Coronavirus e imprese

Le aziende venete ripartono in sicurezza: cosa ha fatto Unifarco a Belluno

Misurazione della temperatura, test sierologici e barriere in plexiglass come ulteriore protezione in mensa e tra le postazioni di lavoro.

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E' prevista per oggi, lunedì 20 aprile 2020, la riapertura per alcune grandi aziende italiane, Luxottica in primis. Terminata la fase di riorganizzazione e sanificazione degli ambienti, le imprese ripartono con nuove regole in modo da garantire la maggior sicurezza possibile. Fra queste abbiamo una realtà emblematica per il Veneto, la bellunese Unifarco, che ha anche girato un video per mostrare tutte le differenze fra il "prima" e la nuova particolare realtà del momento.

Unifarco: ecco le misure anti-contagio

Unifarco non ha chiuso i battenti, continuando ad essere al fianco dei farmacisti e dei suoi dipendenti nel rispetto della sicurezza di tutti. Sono state attivate nuove misure anti-contagio: misurazione della temperatura, test sierologici e barriere in plexiglass come ulteriore protezione in mensa e tra le postazioni di lavoro, sebbene sia sempre garantita una distanza superiore ai 2 metri.

Ad ogni dipendente è chiesto di misurarsi la temperatura quotidianamente e di non recarsi in azienda se ha anche solo lievi sintomi influenzali. Unifarco ha predisposto, inoltre, una misurazione della temperatura negli uffici e nei reparti tramite termometro con puntatore a infrarossi da parte di una squadra incaricata che se ne occuperà quotidianamente, senza registrare i singoli dati, ma invitando le persone con febbre ad adottare un comportamento responsabile tornando a casa e contattando il proprio medico.

Per i dipendenti la possibilità del test sierologico

Inoltre i dipendenti potranno sottoporsi – volontariamente e direttamente in sede – ad un esame specifico che verificherà se una persona sia entrata a contatto con il virus e se abbia sviluppato gli anticorpi e quali. Nel dettaglio, verranno analizzate le Immunoglobuline M (IgM), la cui presenza indica un’infezione in corso nel soggetto (anche se asintomatico); e le Immunoglobuline G (IgG), che, se presenti in quantità superiore alle IgM, indicano che il soggetto è stato affetto in passato da Coronavirus (con o senza sintomi); l’assenza di anticorpi IgM e IgG, invece, indica la non contrazione del virus. L’esame, quindi, è una possibilità concreta di maggior tutela e sicurezza che l’azienda vuole offrire ai suoi dipendenti e alle relative famiglie, in quanto fondamentale per identificare possibili persone asintomatiche che, senza saperlo, potrebbero mettere a rischio la salute dei colleghi, dei propri cari e delle persone con cui entrano in contatto.

La salute e la sicurezza dei dipendenti prima di tutto

Queste le parole di Massimo Slaviero, CEO di Unifarco, riguardo alle precauzioni prese in questo momento:

“La salute e la sicurezza dei nostri dipendenti sono per noi di primaria importanza. L’impegno e il sacrificio che stanno dimostrando quotidianamente sono encomiabili e mi rendono orgoglioso della grande famiglia che è Unifarco. È proprio nelle situazioni di crisi ed emergenza che si rischia di perdere la lucidità e la giusta rotta, ma grazie alla nostra coesione e unità di intenti stiamo combattendo la battaglia con forza e con grande senso di responsabilità, nessuno escluso”.

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