Green pass trasporto pubblico studenti: i ragazzi riusciranno ad andare in gita entro la fine dell'anno scolastico 2022?
Dal 31 marzo con la fine dello stato di emergenza il Governo dovrebbe mettere fine a molte misure di restrizione.
Il 31 marzo, con la fine dello stato d'emergenza, scadranno anche molte delle restrizioni Covid in vigore. E il Governo dovrà decidere cosa fare: se e quali regole continuare eventualmente a mantenere (per esempio, l'obbligo di mascherina al chiuso).
E inevitabilmente torna d'attualità il Green Pass.
Quasi certo che la misura verrà rimodulata e non ancora abolita, con un'eliminazione graduale cominciando dai luoghi all’aperto.
Nel mondo del lavoro, la certificazione verde continuerà a essere obbligatoria almeno fino al prossimo 15 giugno 2022 che coincide con la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50, mentre nel trasporto pubblico il Governo sta valutando di abolire la misura per consentire una più rapida ripresa del turismo già a partire dal mese di aprile.
In relazione al trasporto pubblico degli studenti, sorge spontanea una domanda: i nostri ragazzi - dopo due anni di rinunce forzate - riusciranno finalmente ad andare in gita entro la fine dell'anno scolastico 2022?
Green pass trasporto pubblico studenti: il nodo delle gite scolastiche
Il Covid ha finalmente mollato la presa. Lo dicono i dati dei contagi (anche se in leggerissima risalita), ma soprattutto i dati dei ricoveri ospedalieri e in particolare quelli delle terapie intensive.
Tutti parametri che hanno portato in queste settimane a "salutare" gradualmente la logica dell'Italia a colori e che porteranno con molta probabilità ad allentare le restrizioni e gli accorgimenti imposti dal Green pass.
Ecco allora che un'altra importante novità potrebbe interessare a breve il mondo della scuola: da aprile potrebbero infatti in teoria organizzare gite e uscite culturali con minori vincoli. Ma riusciranno a farlo? E' uno degli ultimi nodi che forse la pandemia lascia in dote da risolvere all'universo scuola.
Un problema normativo, ma anche e soprattutto organizzativo
Il problema è sia normativo che organizzativo. Perché al di là del "come" raggiungere il luogo da visitare, poi anche per l'accesso (a musei, mostre, teatri, etc) occorre tener conto delle regole legate al Green pass per i ragazzi sopra i 12 anni e... alla privacy degli studenti.
La salomonica - o meglio, pilatesca - soluzione adottata da alcuni plessi è stata finora (e sarà fino alla fine dell'anno), quella di azzerare le gite per non rischiare discriminazioni fra studenti.
Ma c'è anche qualche preside coraggioso che ha scelto di andare nella direzione opposta per non rischiare il paradosso contrario, ovvero penalizzare la maggioranza per le scelte di una minoranza, e ha svincolato le gite, ma solo per i vaccinati.
Il Garante ha infatti precisato che i docenti non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti, direttamente o indirettamente. E quindi? Beh, la scuola non può far altro che informare i genitori su requisiti e modalità d'accesso a trasporti e luoghi di visita: saranno poi loro a tenerne conto e a decidere se mandare il figlio in gita o meno.
Quindi le scuole non sono tenute a verificare preventivamente il possesso delle certificazioni verdi, il cui accertamento dovrà essere effettuato al momento dell’accesso ai gestori di mezzi pubblici o luoghi di interesse.
Il 31 marzo all'orizzonte tra green pass e gite scolastiche
La data del 31 marzo 2022 con la fine dello stato di emergenza nazionale Covid viene vista da tantissimi come una sorta di "liberazione".
Ecco allora che, dopo tanti sacrifici legati a didattica a distanza e quarantene, l'obiettivo nel mirino riguarda le gite e le uscite culturali organizzate dalle scuole.
Un momento culturale e di condivisione, tra i più amati dagli studenti nel loro percorso scolastico, che potrebbe dunque tornare dopo due anni grazie al probabile allentamento di quelle che saranno le disposizioni relative al Green pass.
Stato emergenza, green pass trasporto pubblico studenti: com'è andata
A dir la verità, gite e uscite culturali in questi due anni non erano state proibite, ma erano state regolamentate da dettagliate disposizioni del Governo e del Ministero dell'Istruzione:
"Nei territori in zona bianca è possibile effettuare uscite didattiche e viaggi di istruzione, purché si permanga in aree del medesimo colore bianco, fermo il rispetto dei protocolli di sicurezza degli specifici settori"
Nella pratica, però, organizzare uscite didattiche e culturali "fuori porta" è stato se non difficile, praticamente impossibile: da una parte la paura dei contagi e la difficoltà di prevedere l'andamento epidemiologico nella regione scelta come gita, dall'altra le regole del Green pass.
L’obbligo della certificazione verde per accedere a musei o luoghi al chiuso e per usufruire appunto del trasporto pubblico avrebbe di certo escluso alcuni studenti.
Tanto che che alcune scuole avevano gettato la spugna a priori, rinviando "sine die" le uscite.
Fine stato emergenza, cosa cambia
Nel disegno generale di allentamento graduale delle misure restrittive, c’è soprattutto il Green pass.
Il che significa dare il via libera di fatto alle gite scolastiche.
Il clima è di moderato entusiasmo. Le uscite culturali infatti riprenderanno, ma con tutta probabilità con mete "molto vicine".
Non solo nel territorio italiano (l'estero è off limits, l'unica nazione ritenuta raggiungibile in autobus è la Slovenia), ma addirittura in Regioni vicine o addirittura nella stessa Regione.
In tanti stanno anche pensando a più uscite, ma di un solo giorno. Anche perché chi si sta organizzando sta comunque chiedendo formule con pacchetti di assicurazione con possibilità di annullamento anche all'ultimo minuto.