Alta tensione

Perché secondo il centrodestra la revisione del catasto porterebbe a un aumento delle tasse

Il Centrodestra "riunito" ha cercato di far saltare la riforma fiscale sul tema casa. Decisivo il passo indietro del partito di Lupi.

Perché secondo il centrodestra la revisione del catasto porterebbe a un aumento delle tasse
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Catasto, la maggioranza si spacca: la riforma fiscale passa per un voto. Ancora una volta da poco prima di Natale (con la manovra di bilancio) a oggi, la tensione all'interno della variegata coalizione che sostiene il Governo di Mario Draghi è altissima. Per la quarta volta in poche settimane, la Lega ha votato contro il suo stesso Esecutivo: il suo segretario, Matteo Salvini, sembra ogni giorno tirar di più la corda, consapevole che in questo delicato momento Draghi non possa permettersi di lasciare, sta alzando l'asticella delle rivendicazioni.

La maggioranza si è spaccata sull'articolo 6 della legge delega per la riforma fiscale. Draghi punta a far emergere nei registri pubblici terreni e immobili “fantasma”: quelli non registrati oppure non registrati correttamente. La Lega teme che la norma, così come è scritta, possa tradursi in maggiori spese per gli italiani.

Il pomo della discordia

La norma prevede la “modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale, al fine di modernizzare gli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati, e un'integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026"

Per raggiungere l’obiettivo, dovrebbero essere messi a punto modelli e strumenti organizzativi per rendere più facile la circolazione e la condivisione di documenti tra gli uffici comunali e l’Agenzia delle Entrate

Il testo prevede anche che, insieme alla rendita catastale già prevista dalle leggi in vigore, per ciascun immobile venga determinato anche il valore patrimoniale e una rendita che sia calcolata sui parametri del mercato: si specifica che le informazioni rilevate dal Fisco non debbano essere “utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali e, comunque, per finalità fiscali"

Sebbene un’analisi sull’impatto della riforma ha sottolineato che la normativa non andrebbe a produrre ripercussioni fiscali dirette, la Lega ha espresso più volte timore che la riforma, così come è pensata, andrebbe essenzialmente a tassare ulteriormente le proprietà immobiliari degli italiani.

Catasto: Governo salvo, ma maggioranza spaccata

Dopo il bubbone esploso nelle ultime ore dopo le esternazioni del viceministro delle Finanze Maria Cecilia Guerra, Liberi e Uguali, ("Se non passa il catasto l'avventura del Governo è finita) e i tentativi di Forza Italia (soprattutto), Pd e Movimento 5 Stelle di buttare acqua sul fuoco, la tensione è tornata altissima.

E' stato infatti bocciato l'emendamento soppressivo della riforma del catasto presentato dal centrodestra in commissione Finanze alla Camera.

L'intenzione del Centrodestra (tornato riunito, salvo il successivo passo indietro di Noi con l'Italia) era infatti quella di stralciare l'articolo sul catasto dalla riforma del fisco.

Un tema dove spesso gli ultimi Governi si sono "impantanati", ma sul quale il premier Mario Draghi è fermissimo. Da qui, le dichiarazioni del viceministro Guerra.

Il premier infatti, tra le tante modifiche che l'Esecutivo potrebbe adottare, su questa è proprio deciso a completare il suo percorso.


Catasto, emendamento bocciato per un voto: che polveriera

Il documento redatto da Forza Italia e condiviso con Fratelli d'Italia e Lega è stato alla fine bocciato in Commissione Finanze.

Per un voto: 23 voti contrari e 22 favorevoli. Decisivo il "passo indietro" di Noi con l'Italia che inizialmente si era allineato al Centrodestra.

Ma nella giornata concitata che ha portato alla votazione dell'emendamento Maurizio Lupi aveva nel frattempo annunciato il voto contrario al documento inizialmente condiviso.

Catasto, la votazione in Commissione

Alla fine, Lega, Forza Italia e Coraggio Italia hanno votato compatti e con loro due deputati di Alternativa (Alessio Villarosa e Alvise Maniero), arrivano a 22.

Un numero non sufficiente, perché il Centrodestra è stato "battuto" dai Liberi e uguali, Partito democratico, M5S e Italia Viva e, appunto, Noi con l'Itali.

Tutti contro tutti, Forza Italia alla resa dei conti

Un esito che ha fatto imbufalire Berlusconi che subito ha telefonato a Draghi ("la casa non si tocca"), con il coordinatore Tajani impegnato a mediare e cercare un'azione diplomatica non solo all'interno del Centrodestra, ma addirittura tra la stessa Forza Italia.

Tanto che il ministro alla Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (che fa parte dei fedelissimi di Mario Draghi) a un certo punto ha sbottato duro:

"Il voto di Forza Italia all'emendamento è stato incomprensibile".

Le reazioni

Durissimo il commento del segretario del Pd, Enrico Letta:

Che fanno Fratelli d'Italia e Lega?

Sullo sfondo, ma non certo con disamine da retrovia, restano le strategie di Fratelli d'Italia.

Il partito di Giorgia Meloni si trova nella posizione più "semplice": essendo all'opposizione, di certo non ha alcuna ripercussione dalle dinamiche che hanno portato all'emendamento soppressivo del catasto.

Diversa evidentemente la situazione (e la posizione) della Lega: il partito di Salvini negli ultimi tempi ha votato quattro volte contro il Governo e nelle ultimissime ore era emersa anche l'indiscrezione che il "Capitano" fosse sul punto di togliere la fiducia all'Esecutivo.

Diverso "dallo staccare la spina" secondo i più fini analisti: in primo luogo perché secondo alcuni Salvini non avrebbe i numeri per far cadere il Governo. Ma, soprattutto, secondo un'analisi ancor più fine perché sarebbe consapevole che Draghi non mollerà mai.

E in questo senso, queste strategie, gli consentirebbero di tenere saldi i rapporti sia con Berlusconi che, soprattutto, con il maggior attuale, competitor: Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia.

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