Accordo nel Governo sul coprifuoco, a metà maggio prevista una revisione
Boccia (Pd): "Sarà abolito quando avremo vaccinato tutti i 60enni".
La maggioranza sembra aver finalmente trovato la quadra sul coprifuoco dopo giorni di delicato braccio di ferro: a maggio ci sarà una revisione sui limiti imposti dal decreto riaperture in base all'andamento di contagi e alla campagna vaccinale.
Se il coprifuoco sarà abolito, oppure ridotto dalle 23 o dalle 24, si vedrà, insomma.
IL VIDEOSERVIZIO:
"Coprifuoco abolito dopo vaccinazioni a 60enni"
Un ordine del giorno proposto da Lega e FI è stato votato alla Camera da tutte le forze che sostengono il Governo, anche dalla Lega dunque. Il documento impegna il Governo a valutare a maggio, "sulla base dell'andamento". FdI contraria (niente riformulazione, chiede che venga abolito).
Sul tema s'è aggiunto anche l'ex ministro Francesco Boccia (Pd):
"Salvini non è cambiato e continuerà a fare propaganda. Il coprifuoco non ci sarà più, come non c'è stato la scorsa estate, appena saranno vaccinati tutti i 60enne e le regioni saranno messe i sicurezza: ci sono regioni che arriveranno prima e altre che arriveranno dopo".
Che farà il premier Draghi (nella foto di copertina protagonista di un meme satirico)? Lo snodo decisivo sarà probabilmente il monitoraggio di venerdì 14 maggio, che potrebbe portare a un allentamento delle restrizioni già da lunedì 17.
La raccolta firme della Lega
Nella giornata di domenica 25 aprile la Lega ha lanciato una petizione online per abolire il coprifuoco:
“Noi, donne e uomini liberi d’Italia, chiediamo la cancellazione dell’insensato coprifuoco e la riapertura di tutte le attività nelle zone (gialle o bianche) in cui il virus sia sotto controllo”.
Durante una diretta Facebook Matteo Salvini ha ribadito il concetto:
“Da dentro cancelleremo il coprifuoco. Questo è l’impegno che mi sono preso. Io e la Lega daremo l’anima dentro al Governo, perché le le battaglie si combattono stando dentro e non uscendo o scappando, cercando di limitare la prepotenza di chi vede solo rosso, divieti, chiusure e coprifuoco”.
La reazione di Giuseppe Conte
La mossa del segretario leghista non è piaciuta però all'ex premier e ora capo politico del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che ha parlato apertamente di "iniziativa propagandistica" :
"Sia chiaro, nessuno qui esulta per un coprifuoco che dal periodo invernale si trascina alle ore 22. È una misura che non può che essere transitoria. Confidiamo tutti che possa essere rivista il più presto possibile, non appena l'andamento della curva epidemiologica lo permetterà. Ma sempre sulla base dei dati scientifici".
"Immagino che tutti i cittadini vorrebbero idealmente firmare non solo contro il coprifuoco, ma contro tutte le limitazioni e le sofferenze che questa pandemia ci sta procurando. Ma forse, prima di tutto, i cittadini pretendono dai propri governanti trasparenza e correttezza. Bisogna scegliere da che parte stare: se da quella di chi soffia sul fuoco o da quella di chi si rimbocca le maniche per spegnere l'incendio".
Gelmini invitata a "non interpretare"
Sulla questione coprifuoco, era intervenuto domenica anche il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini (Forza Italia):
“Chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni”.
L'Esecutivo era dovuto però intervenire per impedire variazioni sul tema. Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, si era affrettato a smentire Gelmini:
“La legge e la circolare del Viminale è chiara e ora prevede il ritorno a casa proprio alle 22, anche per chi cena all’aperto. Se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza, non è il caso che lo faccia il Ministro degli Affari regionali. In Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del Ministro dell’Interno. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano creare confusione tra i cittadini e mettere in difficolta le forze dell’ordine. Il coprifuoco al momento è alle 22”.