la guerra in ucraina

Kiev sotto assedio. Putin parla all'esercito ucraino: "Prendete voi il potere"

Se succedesse qualcosa alla centrale le conseguenze potrebbero sentirsi in tutta Europa.

Kiev sotto assedio. Putin parla all'esercito ucraino: "Prendete voi il potere"
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Alla vigilia del conflitto c'era chi l'aveva detto: Kiev sarebbe stata presa in 48 ore. E probabilmente aveva ragione. Le truppe russe avanzano inesorabili e la capitale dell'Ucraina potrebbe cadere a breve. Nella serata di giovedì 24 febbraio l'esercito del Cremlino ha preso il controllo anche della centrale nucleare di Chernobyl. E stamattina, venerdì, il conflitto si è spostato alle porte della capitale, dove sono stati lanciati anche dei missili. Nel primo pomeriggio l'esercito russo ha iniziato a penetrare nella capitale, sempre più sotto assedio.

Kiev  sotto assedio: arrivano i paracadutisti

La capitale è sempre più sotto assedio. Il ministro della Difesa russo, sull'agenzia Tass, ha detto che paracadutisti russi sono atterrati nell'area dell'aeroporto di Gostomel, una trentina di chilometri a nord-ovest di Kiev. Diversa la versione fornita dal presidente ucraino Volodymir Zelensky che in un messaggio video alla nazione ha parlato di sbarco all'aeroporto bloccato.

Mosca: "Pronti a trattare"

Intanto si apre uno spiraglio (forse solo teorico) per una soluzione diplomatica. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che Mosca è pronta a trattare, ma alle sue condizioni:

"Oggi il presidente dell'Ucraina Zelensky ha annunciato la sua disponibilità a discutere dello status neutrale dell'Ucraina. In risposta, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti dei ministeri di Difesa ed Esteri e dell'amministrazione presidenziale per negoziati con la delegazione ucraina".

Il ministro degli Esteri russo Lavrov poco prima aveva parlato di Russia pronta ai colloqui "non appena l'Ucraina deporrà le armi".

In sostanza, la Russia è pronta a trattare la resa di Kiev.

Putin all'esercito: "Prendete il potere"

Intanto  Putin si è rivolto direttamente all'esercito ucraino, esortandolo a prendere il potere e a sollevare il presidente Zelensky.

"Esorto l'esercito ucraino a non permettere che civili e individui vengano usati come scudi umani. Sarebbe più semplice trattare coi militari: non parlo con una banda di drogati e neonazisti".

I morti

Il Ministero della Difesa ucraino in un tweet ha spiegato che le truppe aviotrasportate delle forze armate ucraine combattono nelle zone di Dymer e Ivankiv (località che si trovano a 45 e 80 chilometri da Kiev) dopo "l’avanzata di un gran numero di mezzi blindati del nemico". Sempre da fonti governative ucraine si apprende che "le perdite per la Russia includono  mille uomini sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invece spiegato che dall'inizio dell'invasione russa 137 militari ucraini sono stati uccisi e 316 sono rimasti feriti.

Nella notte si sono udite esplosioni nella capitale e i mezzi russi stanno velocemente avanzando. Già in mattinata Kiev potrebbe diventare terreno di scontro. Il viceministro della Difesa Hanna Malyar, citata dal Kyiv Indipendent, ha spiegato che l'esercito russo avrebbe sequestrato due veicoli militari ucraini, i militari hanno indossato le uniformi ucraine e si stanno dirigendo verso il centro di Kiev. Sono seguiti da una colonna di camion militari russi.

Zelensky trasferito in una località segreta: "Noi lasciati soli"

Il presidente ucraino  ellma serata di ieri aveva avuto parole dure nei confronti dell'Occidente, colpevole di aver abbandonato il suo Paese nel momento cruciale, limitandosi soltanto alle sanzioni economiche ma restando lontani dalla battaglia.

"Il destino del Paese  dipende dai nostri soldati e dal nostro popolo. L'Ucraina "è stata lasciata sola" a combattere la Russia. "Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all'Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura".

I russi a Chernobyl. Che rischio c'è

Troppo grande il divario di forze in campo. I russi avanzano rapidamente e già nella serata di giovedì 24 febbraio fonti ucraine hanno confermato la presa della centrale  dove nel 1986 avvenne il disastro nucleare più importante e famoso della storia. I due eserciti si sono fronteggiati nella zona della centrale, dopo che i russi sono penetrati dalla Bielorussia. Ma la presa della zona della centrale potrebbe avere conseguenze drammatiche per l'intera Europa.

Il presidente ucraino Zelensky, prima della notizia della caduta della centrale, aveva scritto un tweet eloquente:

"I nostri militari stanno mettendo a rischio la vita per evitare che la tragedia del 1986 non si possa ripetere. Questa è una dichiarazione di guerra contro l'intera Europa".

Ma cosa potrebbe succedere? Potenzialmente un disastro. Secondo Anton Herashchenko, funzionario del ministero dell'Interno ucraino, se un colpo di artiglieria dovesse danneggiare il deposito  la polvere radioattiva coprirebbe l'Ucraina, la Bielorussia e l'Unione europea.

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