Bonus vacanze rinnovato, si pensa a utilizzo nelle agenzie di viaggio
Il ministro del Turismo Garavaglia punta ad una semplificazione dell'agevolazione.
L'estate non è lontana e per molte famiglie, provate dalle conseguenze economiche del lockdown, il bonus vacanze potrebbe rappresentare l'unica chance concreta per regalarsi un piccola vacanza.
Ma cosa sappiamo al momento di questa agevolazione introdotta dal governo Conte nel Decreto Rilancio e quali modifiche potrebbe subire con il nuovo Esecutivo? Vediamo gli ultimi aggiornamenti sul tema e l'orientamento del neo ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
Bonus vacanze 2021: agenzie di viaggio
Il bonus vacanze è stato rinnovato per tutto il 2021. Per finanziarlo si utilizzeranno le risorse ancora non intaccate. Sono stati spesi infatti solo 820 dei 2,6 miliardi stanziati per finanziarlo. Secondo il ministro Garavaglia, però, va semplificato. L'ipotesi è di renderlo spendibile in un'agenzia di viaggi.
Resta il vincolo dell'Italia
Per favorire il turismo nostrano resterà il vincolo dell'utilizzo soltanto in Italia. Il bonus non potrà essere speso per viaggi all'estero. Si tratta quindi di un contributo fino a 500 euro per viaggi in strutture italiane.
Valore e requisiti
Si potrà fruire di un contributo fino a 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia.
Possono ottenere l'agevolazione i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro.
Per il calcolo dell’ISEE è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. L’importo del bonus sarà modulato secondo la numerosità del nucleo familiare:
- 500 euro per nucleo composto da tre o più persone
- 300 euro da due persone
- 150 euro da una persona
Al momento per richiederlo occorre lo spid o una carta di identità elettronica.
Boom di prenotazioni
Ma il termometro del mercato cosa racconta? Pare proprio che le parole del premier Draghi - che venerdì ha annunciato la ripartenza dal 26 aprile di una serie di attività - secondo i dati del Centro Studi di Italianway, azienda che opera sul mercato italiano degli affitti brevi, avrebbero generato un'ondata di ottimismo e un’impennata di prenotazioni. Il nuovo trend per gli italiani, abituati ormai allo smart working, sarà una commistione smart working -vacanza. Molto ricercati i piccoli centri per trascorrere periodi tra lavoro ed outdoor. Preferite le destinazioni isolate e raggiungibili in auto o traghetto. Insomma, la voglia di evadere (seppure in sicurezza, rimodulando la classica idea di vacanza) non manca.
Le richieste degli albergatori
Se da una parte vi sono le esigenze dei cittadini, dall'altra c'è anche il settore turistico: fortemente provato dall'ultimo anno di chiusure. Sul tema è intervenuto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca che chiede invece che il denaro sul piatto venga destinato alle strutture ricettive:
"Abbiamo chiesto invece al ministro Garavaglia che tutte le risorse del Recovery siano impiegati per la riqualificazione e la ristrutturazione del parco alberghiero italiano o applicando il superbonus del 110% (o anche diminuendolo all’80% o al 90%). I 3 miliardi e mezzo che sono destinati al turismo abbiamo chiesto che siano usati per il bonus per la ristrutturazione degli alberghi”.