Una stella esplosa secoli fa

La spettacolare prima immagine del telescopio spaziale Ipxe

L'immagine dei resti di Cassiopea A è frutto di una missione congiunta della Nasa con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

La spettacolare prima immagine del telescopio spaziale Ipxe
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E' un'immagine spettacolare e da pelle d'oca quella che giunge da Ipxe, il telescopio spaziale frutto di una missione congiunta della Nasa con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Dopo più di due mesi dal suo lancio, oggi, mercoledì 16 febbraio 2022, è giunta la sua prima fotografia: si tratta di Cassiopea A, un oggetto celeste costituito dai resti di una stella esplosa nel XVII secolo.

La spettacolare prima immagine del telescopio spaziale Ipxe

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Grande gioia nel post Instagram pubblicato dalla Nasa, l'agenzia spaziale degli Stati Uniti d'America, dopo che è giunta la prima immagine dal telescopio spaziale Ipxe: una fotografia che mostra Cassiopea A, un oggetto celeste costituito dai resti di una stella esplosa nel XVII secolo.

A poco più di due mesi dal suo lancio nello spazio, il 9 dicembre 2021, il telescopio Ixpe (Imaging X-Ray Polarimetry Explorer) ha portato a termine il suo primo rilevamento ufficiale. Progettato per studiare i fenomeni più estremi dell’universo, il telescopio ha concentrato i suoi occhi a raggi X su Cassiopea A, riuscendo a farci giungere una sua nitida immagine.

Il funzionamento di Ipxe

Cassiopea A è stata osservata in passato da altri telescopi ed è una sorta di banco di prova di come Ixpe permette di esaminare in modo nuovo gli oggetti cosmici nati da eventi violenti. La sua vista ai raggi X, per esempio, permette di osservare la nube luminosa che si è formata dopo che le onde d'urto dell'esplosione hanno spazzato via il gas circostante, riscaldandolo a temperature elevate e accelerando le particelle; creano una nuvola che, osservata ai raggi X, appare molto luminosa.

Il primo telescopio spaziale di questa tipologia, chiamato Chandra e lanciato nel 1999 dalla Nasa, ha consentito di rilevare che quella nube nascondeva un oggetto compatto. Adesso i due telescopi potranno lavorare in modo complementare per scoprire la natura dell’oggetto, per esempio se si tratta di un buco nero o di una stella di neutroni.

"L'immagine di Cassiopea A catturata da Ixpe è storica quanto l'immagine dello stesso resto di supernova ripresa da Chandra - ha detto il responsabile scientifico di Ixpe, Martin C. Weisskopf, del Marshall Space Flight Center della Nasa - Dimostra – ha aggiunto - la capacità di Ixpe di ottenere informazioni mai viste prima su Cassiopea A ".

Una missione anche italiana

La prima immagine giunta da Ipxe si porta con sé anche qualcosa di italiano. La realizzazione del telescopio spaziale è stata frutto di una missione congiunta di Nasa e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con la partecipazione di Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). I suoi tre telescopi hanno rivelatori finanziati per l'appunto dall’Asi e sviluppati da ricercatori di Infn e Inaf.

"Le osservazioni di Ixpe di Cassiopea A - afferma Imma Donnarumma, responsabile scientifica del progetto per l’Asi - evidenziano le capacità uniche dei polarimetri a bordo dell'Ixpe e aprono una nuova finestra sull'Universo a raggi X".

 

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