Se il Veneto ha già ora numeri da zona bianca, perché bisogna aspettare fino al 7 marzo per il cambio di colore?
Le curve sono tutte in netto calo. Rt e terapie intensive sono già da cambio di colore (ma bisogna aspettare due settimane).
Torna oggi da Marghera il consueto punto stampa del presidente Zaia, che ha aggiornato sulla situazione Covid (e non solo) in regione.
Bollettino aggiornato
+5.181 positivi nelle ultime 24 ore (6,61% l'incidenza sui tamponi effettuati), ricoverati totali 1.494 (-18), di cui 1.371 (-13) in area medica e 123 (-5) in terapia intensiva, decessi +30.
"Le curve ci dicono che l'infezione sta regredendo e anche i vari positivi non si traducono in ospedalizzazioni aggressive - ha commentato i dati Zaia - Attualmente del resto abbiamo l'89,2% dei veneti vaccinati (il 32% tra i 5-11 anni)"
Poi la conferma: oggi abbiamo un Rt a 0,92 (quindi sotto l'uno), area medica al 15,6% e le terapia intensive al 6,2% (un dato già da zona bianca dunque). Infine l'incidenza è di 1.181 positivi su 100mila abitanti.
"Se i dati si mantengono così, noi dal 7 marzo siamo in zona bianca", ha sottolineato il Governatore. Servono infatti due settimana "cuscinetto", come previsto da linee guida e protocolli, per il definitivo cambio di colore.
Si continua nel frattempo a vaccinare, anche se a ritmo più lento: circa 10mila le somministrazioni quotidiane in Veneto. Resta ancora una "zoccolo duro" di non vaccinati tra gli over 50: "Sono 131mila, di cui 54mila però sono guariti".