Guerra intestina

Nel Movimento 5 Stelle ora la disputa è su terzo mandato e referendum

Il fondatore Beppe Grillo prova a dettare la linea per i prossimi mandati elettorali. Ma c'è chi mugugna e i "big" scalpitano per la leadership.

Nel Movimento 5 Stelle ora la disputa è su terzo mandato e referendum
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Quante spine per il Movimento 5 Stelle: terzo mandato, referendum, Superbonus e guerre intestine per la leadership attualmente (e forse provvisoriamente) in capo all'ex premier Giuseppe Conte.

Movimento 5 Stelle quante spine tra presente e futuro

Che il momento sia difficile giorni fa l'ha ammesso lo stesso co-fondatore del Movimento Beppe Grillo nonostante, almeno sulla questione dell'azzeramento dei vertici da parte del Tribunale di Napoli, sia stata buttata un po' di acqua sul fuoco.

Proprio da un vertice tra il comico e i big è stato deciso di ricorrere in Appello contro la decisione del Tribunale campano che aveva accolto la richiesta di sospensiva alle modifiche del regolamento presentate da un centinaio di iscritti.

Se ne saprà di più prossimamente, ma intanto le spine nel fianco per il Movimento 5 Stelle non mancano e sono forse ancor delicate da superare.

Terzo mandato e referendum, che rebus

In particolare, la questione del superamento del "doppio mandato" rischia di mandare nuovamente in corto circuito il Movimento 5 Stelle.

Anche perché la posizione al riguardo dello stesso Beppe Grillo non può passare inosservato: l'ideatore del Movimento avrebbe confidato ai collaboratori più stretti l'intenzione di ribadire il "no" a un terzo mandato in Parlamento per i rappresentati alla Camera e al Senato.

Sempre secondo indiscrezioni la possibilità di una deroga al "doppio mandato" in Regione e in Europa: sarebbe stata messa sul tavolo da Grillo eventualmente per gli scranni del Parlamento europeo e dei Consigli regionali dove risulterebbe molto difficile un ricambio.

Un puzzle difficile da ricomporre e sullo sfondo c'è anche una questione altrettanto spinosa delle ultime ore sono le strategie di fronte ai quesiti referendari.

Movimento 5 Stelle e il dilemma su Giustizia, eutanasia e cannabis

Ma anche di fronte ai referendum su Giustizia, eutanasia e cannabis, i pentastellati rischiano di spaccarsi.

Anche perché su questi documenti il presidente del movimento Giuseppe Conte ha messo sul tavolo una posizione chiara, in particolar modo proprio su eutanasia e cannabis, pensando anche all'ipotesi di elaborare una sorta di format per dare la possibilità agli iscritti di votare online:

"Sull'eutanasia (dichiarato inammissibile dalla Consulta) non possiamo gettare al vento le firme e la partecipazione dei cittadini. Sulla cannabis legale siamo pronti ad abbracciare il quesito"

 

 

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