Spiagge, riforma sotto l'ombrellone: dal 2024 partono le gare di concessione
Il provvedimento del Consiglio dei ministri andrà al vaglio del Parlamento attraverso un emendamento alla Legge sulla concorrenza.
Spiagge, riforma sotto l'ombrellone: dal 2024 partono le gare di concessione.
Così ha deciso nelle scorse ore il Governo andando di fatto ad adeguarsi alle richieste dell'Europa e alla direttiva Bolkestein.
Spiagge, rivoluzione sotto l'ombrellone
Secondo le indicazioni dell'UE e della direttiva relativa ai servizi nel mercato europeo comune, il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri (Cdm) ha l'obiettivo di incentivare e chiedere nuovi investimenti sugli stabilimenti balneari, tutelare piccoli concessionari e i lavoratori, aumentare la qualità del servizio, abbassare il costo di lettini e ombrelloni, abbattere barriere architettoniche e garantire l'accesso alle spiagge e al mare ai disabili, garantendo ad ogni modo varchi di accesso a spiagge libere.
Una quota del canone annuo sarà destinata alla difesa delle coste e al miglioramento della fruibilità delle aree libere.
Saranno garantiti prezzi "accessibili", ma soprattutto sarà costante la verifica tra il prezzo di lettini e ombrelloni e l'effettiva qualità del servizio offerto.
Spiagge e la riforma, il passaggio dal Cdm al Parlamento
Le novità approvate dal Cdm approderanno in Parlamento attraverso un emendamento alla legge sulla concorrenza.
Nella sostanza, seguendo le indicazioni europee si andrà a mettere fine alle proroghe illimitate. L'ultimo passaggio in regime di proroga andrà a esaurirsi al 31 dicembre 2023 (e fino a quella data saranno scongiurate procedure d'infrazione da parte dell'Unione Europea).
Dopo di che, dal 1 gennaio 2024, le assegnazioni avverranno solo tramite gare.
Spiagge e la riforma dell'ombrellone: le "clausole salvagente"
Come già altri provvedimenti passati recentemente dal Cdm, anche sulla riforma delle spiagge, la discussione tra gli esponenti del Governo si è sviluppata non senza tensioni.
I ministri della Lega (non di poco conto nelle dinamiche del dibattito), il titolare del Turismo Massimo Garavaglia e il titolare allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti hanno chiesto una pausa nella riunione del Cdm per poter discutere e approfondire alcune "clausole salvagente".
Nella fattispecie, delle misure a tutela delle aziende a conduzione familiare e a tutela dei lavoratori italiani.
Spiagge, lo spauracchio dell'invasione russa e cinese
Lo spauracchio è infatti quello di un'invasione straniera sulle nostre spiagge. Non solo come turisti, ma anche come imprenditori. Russi e cinesi su tutti.
E mentre il leader della Lega (non senza polemiche da parte della maggioranza di Governo) Matteo Salvini incontrerà proprio oggi i rappresentanti degli operatori balneari, la "pausa di riflessione" leghista ha portato una novità dell'ultima ora.
La "clausola sociale"
Nel provvedimento è stata infatti inserita una sorta di "clausola sociale" che ha l'obiettivo di tutelare i posti di occupazioni già presenti.
Ma non solo. Verranno approntati determinati requisiti di trasparenza alle gare, mentre ai partecipanti verrà chiesta una vera e propria "carta d'identità" di qualità circa la loro composizione imprenditoriale, i loro obiettivi, il loro piano investimenti.
Spiagge, Fratelli d'Italia "rema" contro la riforma
Nel suo ruolo di opposizione al Governo, Fratelli d'Italia continua intanto la sua battaglia contro la riforma delle spiagge e le indicazioni della direttiva Bolkestein.
Poche ore prima del provvedimento del Governo, Fdi aveva infatti presentato alla Camera una mozione contro la riassegnazione pubblica delle concessioni.