San Valentino: dalle lettere a Giulietta a pinguini e tapiri "innamorati"
Oggi è la festa degli innamorati, e non mancano i "casi particolari".
Ogni giorno è valido per dimostrare amore nei confronti dei propri partner, ma oggi, lunedì 14 febbraio, non cogliere al volo l'occasione sarebbe quasi da ingenui. In tutto il mondo si celebra San Valentino, la giornata degli innamorati, la giornata dell'amore. Un sentimento universale che accomuna tutti gli esseri viventi sulla faccia della Terra e che viene festeggiato non solo dall'uomo, ma anche da ogni tipo di specie animale. A San Valentino, Cupido scocca le sue frecce all'impazzata e, per questo motivo, può accadere veramente di tutto: se a Verona si sono inventati le lettere a Giulietta (che col suo Romeo simboleggia il paradigma degli innamorati), anche nel mondo animale esistono modi particolari per dichiarare amore ai propri partner.
Cara Giulietta ti scrivo...
Chi se non Giulietta e Romeo rappresentano il vero esempio della coppia di innamorati. Un amore sincero reso impossibile da una lotta tra famiglie, nello scenario della meravigliosa Verona. Nella città dell'amore per eccellenza, non poteva quindi mancare un modo innovativo per celebrare San Valentino. Come raccontato da Prima Verona, è stato ideato il premio Cara Giulietta: si tratta di un'iniziativa creata dal Club di Giulietta che ogni anno tiene viva l’attività di ricezione e risposta delle missive indirizzate all’eroina shakespeariana.
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Tra le tante lettere d'amore inviate, di cui ne vengono scelte alla fine solo una manciata, le segretarie di Giulietta decidono di premiarne alcune a simbolo di questo straordinario fenomeno epistolare. Quest’anno, alla sua trentesima edizione, il premio è stato consegnato al Piccolo Teatro di Giulietta con ingresso dal Teatro Nuovo di Verona sabato 12 febbraio 2022 alle ore 17,30. L’assessore alla cultura Francesca Briani ha affermato:
“Le lettere a Giulietta per fortuna non risentono della pandemia e ci consentono di non interrompere una lunga tradizione com'è quella di leggere e premiare le più belle parole che raccontano amori felici ed infelici che si legano a Verona e al sentimento che la nostra città rappresenta grazie al mito shakespeariano”.
I vincitori di quest'anno sono stati Claudia che dal Portogallo, passando per la Spagna dove ha conosciuto il suo grande e unico amore, è giunta in Italia a frequentare uno stage alla Scuola del Balletto di Roma, Anna che dolorosamente affida a Giulietta una lettera meravigliosa e struggente per il perduto amore. La nepalese Smriti, che vive e lavora a Nizza, che fugge dall’amore complicato e desidera l’amore felice. A distanza è stato premiato anche Aleksey che dal Kazakistan indirizza la sua lettera di ragazzo deluso ma speranzoso alla ricerca della sua Giulietta. Il Club di Giulietta li ha premiati con un esclusivo cofanetto in Special Edition con stilografica della collezione Fine Writing e inchiostro Pelikan.
A Venezia ci sono due pinguini innamorati...
L'amore non lega solo gli esseri umani, ma anche qualsiasi tipo di specie animale sulla faccia della Terra. Come raccontato da Prima Venezia, il Tropicarium Park di Jesolo ha deciso di festeggiare San Valentino regalando un biglietto omaggio bimbo e un gadget con l'immagine dei due pinguini testimonial dell'amore.
Mascotte dell'iniziativa saranno Pepè e Candido, due inseparabili pinguini del Madagascar, una coppia di animali monogami per tutta la loro vita, che sono stati scelti per questa loro caratteristica come testimonial dell'amore eterno celebrato dalla festa degli innamorati, potendo rappresentare per i visitatori del parco zoologico un esempio etologico del profondo legame sentimentale.
“Sono i Romeo e Giulietta del nostro parco zoologico - commenta la titolare della mostra, Monica Montellato - un maschio e una femmina rispettivamente di 12 e 15 anni, presenti nella nostra struttura che fanno coppia fissa da 6 anni”.
... e a Verona due tapiri in amore
Ma non solo i pinguini celebrano il loro San Valentino. Come raccontato da Prima Verona, al Parco Natura Viva, in occasione del giorno degli innamorati, anche la storia d'amore tra Irene e Rondel, due tapiri sudamericani, è divenuta centro di un articolo scientifico.
La vita di coppia dei due tapiri sudamericani, seppure appartenenti ad una specie solitaria in natura, è diventata uno studio scientifico pubblicato su International Zoo News (Don’t leave me alone! - Housing solitary species in pairs) che ha sancito i benefici di aver trascorso fianco a fianco i loro giorni. Oggi il tapiro Irene, purtroppo, non c’è più e ha lasciato il suo compagno insieme alla loro ultima figlia, Alba.
“Ma quando arrivò al Parco Natura Viva all’età di due anni - ricorda Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del parco zoologico veronese - era un esemplare nervoso che non mostrava interesse per l’esplorazione, né per la ricerca di cibo. Decidemmo di farle fare conoscenza con Rondel, già nostro ospite da quattro anni, in tre step successivi. Già dalla seconda fase, durante a quale i due potevano solo vedersi e odorarsi nel reparto interno, il suo atteggiamento mutò notevolmente in positivo. Non ci volle molto prima che li lasciassimo insieme sia all’interno che all’esterno, dove li avrebbero attesi 1.750 metri con prato, alberi, un boschetto (che a Irene piaceva moltissimo frequentare) e una piscina in cui mostrare le loro capacità di abilissimi nuotatori”.
I comportamenti problematici di Irene cessarono e i due iniziarono a trascorrere la propria giornata giocando, condividendo il cibo e allevando i tre piccoli che nacquero in otto anni di coppia fissa.
“Non si lasciarono mai. E abbiamo voluto metterlo nero su bianco con una raccolta dati utile alla letteratura scientifica. Fino a quel momento, la scienza offriva evidenza dei “benefici di coppia” soprattutto per i grandi felini come tigri siberiane e leopardi delle nevi. Altre specie solitarie in natura che però in ambiente controllato preferiscono condividere la propria vita con l’altra metà”.