Mentre infuria il caro bollette, ecco la notizia della svolta sulla fusione nucleare
"Un passo cruciale verso la produzione in futuro di energia abbondante ed eco-sostenibile".
Fusione nucleare, svolta storica? La notizia che arriva dalla Gran Bretagna potrebbe segnare un passo epocale nell'utilizzo di nuove forme di energia. E suona (o la si vuol far risuonare) come la classica "manna dal cielo" in un momento in cui l'Europa si scopre fragile a causa della stretta sulla distribuzione del gas russo che sta facendo impennare le bollette in tutto il Vecchio continente.
Fusione nucleare, le eccezionali scoperte dall'Inghilterra
La notizia rimbalzata su tutti i media ieri, mercoledì 9 febbraio 2022, è che il reattore sperimentale europeo Jet (il Joint European Torus ad Oxford) ha generato energia pari a 59 megajoule a intervalli di 5 secondi, equivalente a 11 megawatt.
Si tratta di una quantità di energia prodotta in quantità doppia rispetto a quella ottenuta 25 anni fa dalla stessa macchina.
Gli esperimenti sono stati condotti dalla stessa Jet, in collaborazione con l'Istituto tedesco Max Planck per la fisica del plasma.
Le potenzialità della fusione nucleare nella produzione di energia
I risultati degli esperimenti e delle ricerche portati avanti sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è tenuta nel sito di Ukaea-J1 Assembly Hall, a Culham, nel Regno Unito.
Nella fattispecie, sono stati evidenziate le potenzialità della fusione nella produzione di energia. A sottolinearlo sono stati gli scienziati di Eurofusion, Enea, Cnr e Consorzio Rfx.
Fusione nucleare, una svolta che parla anche italiano
L'esperimento europeo ha visto in prima fila anche la ricerca italiana da sempre tra le più apprezzate e qualificate.
E proprio per il nostro Paese, di rilievo è stata la testimonianza e il commento alla conclusione degli esperimenti da parte di Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche:
"I risultati attestano il raggiungimento di un obiettivo estremamente importante, la conferma sperimentale su JET che in una configurazione tokamak è possibile ottenere elettricità da fusione, e sono un passo cruciale verso la produzione in futuro di energia abbondante ed eco-sostenibile"
Un concetto ribadito anche da Alessandro Dodaro, Programme Manager del Gruppo di ricerca italiano in ambito Eurofusion e Direttore del Dipartimento Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare di Enea:
"Questo record potrà convincere anche i più scettici che, condividendo competenze e risorse, il cammino che porterà alla fusione come fonte energetica si è fatto più breve"
Il ruolo dell'Italia
Del resto, come detto, il ruolo della ricerca italiana è da tempo un ruolo di primo piano.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge infatti ricerche sulla fusione fin dagli anni '60, pienamente inserito nel programma europeo, e ha contribuito a questo successo principalmente con l'attività dell'Istituto per la Scienza e Tecnologia dei Plasmi - CNR-ISTP - e con la partecipazione al Consorzio RFX, conducendo esperimenti risultati poi fondamentali.
Cos'è la fusione
A spiegare, in termini pratici e suggestivi cosa è la fusione nucleare è stato invece Gilberto Dialuce, presidente dell'Enea:
"La fusione è il processo che alimenta le stelle, come il nostro Sole, e consentirebbe, nel lungo periodo, di essere una fonte di elettricità quasi illimitata, utilizzando piccole quantità di combustibile reperibili ovunque sulla terra, da materie prime poco costose. Il processo di fusione unisce, fino a fondersi ad altissima temperatura, nuclei di elementi leggeri come l’idrogeno, che si trasformano in elio, rilasciando una quantità enorme di energia sotto forma di calore. La fusione è sicura perché per sua natura non può innescare processi incontrollati".