la crisi a est

Il News York Times prevede 50mila vittime, se la Russia invaderà l'Ucraina

Mosca e Kiev però minimizzano (ciascuna a suo modo) le voci provenienti dagli Stati Uniti.

Il News York Times prevede 50mila vittime, se la Russia invaderà l'Ucraina
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Il pericolo che la Russia decida di invadere l'Ucraina è concreto. Perlomeno secondo quanto affermano dagli Stati Uniti, dove si teme la mossa di Putin. A rilanciare la notizia è il New York Times, che avverte: "In caso di invasione ci saranno migliaia di vittime".

Dagli Usa: la Russia aumenta le truppe al confine con l'Ucraina

Secondo quanto riporta il NYT, l'amministrazione Biden ha informato nei giorni scorsi i parlamentari americani e i partner europei che la Russia ha messo insieme il 70% delle forze necessarie per una invasione completa dell'Ucraina. Una situazione che potrebbe causare fino a 50 mila morti civili e 23 mila militari ucraini (oltre a 3000-10.000 soldati russi), far capitolare Kiev in due giorni e scatenare una crisi umanitaria con fino a 5 milioni di rifugiati in Europa.

Stando a quanto avrebbe appreso l'intelligence statunitense, Vladimir Putin non avrebbe ancora deciso se invadere o meno l'Ucraina, ma si starebbe preparando all'eventualità. Che comunque non scatterebbe prima di fine febbraio, quantomeno per non sovrapporsi alle Olimpiadi invernali di Pechino, cosa che renderebbe tesi i rapporti con il presidente cinese Xi Junping, alleato indispensabile.

Anche il Washington Post parla dell'aumento delle truppe e dà qualche numero:  sono stati schierati 83 gruppi di battaglioni tattici, con circa 750 militari ciascuno (due settimane fa erano 60). Le truppe sono supportate da decine di migliaia di persone per la logistica, il supporto aereo e quello medico. Finora gli Usa hanno stimato la presenza militare russa ai confini con l'Ucraina in 100 mila uomini, l'intelligence occidentale in 130 mila.

Le risposte

Da Mosca però hanno bollato come "speculazioni" le indiscrezioni circolate negli Usa. Secondo quanto riporta la Tass, il viceambasciatore russo all'Onu, Dmitry Polyanskiy avrebbe parlato di allarmismo ingiustificato e per supportare la propria tesi ha proposto un paradosso:

"E se dicessimo che gli Stati Uniti potrebbero impadronirsi di Londra in una settimana e causare la morte di 300.000 civili? Tutto questo sulla base delle nostre fonti di intelligence che non riveleremo".

Anche dall'Ucraina la situazione non viene ritenuta drastica. Il ministro degli Esteri  Dmytro Kuleba ha dichiarato su Twitter che il suo Paese  è pronto a qualsiasi sviluppo, con un  esercito forte, un sostegno internazionale senza precedenti e la fiducia degli ucraini nel loro Paese.


Biden a colloquio con Macron

Intanto il presidente statunitense Joe Biden ha incontrato il suo omologo francese Emmanuel Macron, alla vigilia della visita che quest'ultimo ha programmato a Mosca. Dalla Casa Bianca fanno sapere che "i due leader hanno ribadito il loro sostegno alla sovranità e alla integrità territoriale ucraina  e hanno  concordato che i loro team resteranno in contatto e in continua consultazione con i loro alleati e partner, inclusa l'Ucraina".

Intanto il cancelliere tedesco Olaf Scholz è partito per gli Usa e ha annunciato anche un viaggio a Kiev per il 14 febbraio e a Mosca per il 15.

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