Schiaffo dei tirolesi all'Italia nel giorno della Repubblica: "Se non gli sta bene, se ne vadano"
Gli schuetzen, membri delle associazioni per la difesa territoriale, hanno ironicamente spostato a sud il confine austriaco. Esemplare la ramanzina di Fratelli d'Italia.
Sono fra gli italiani senza dubbio meno simpatici di tutti. Soprattutto agli occhi degli altri italiani. Sono i cosiddetti schuetzen, ovvero i membri delle associazioni tirolesi per la difesa territoriale.
Spostato a Sud il confine austriaco
Che il Sud Tirolo (o Alto Adige) non ami particolarmente il resto della nazione di cui fa parte (tanto che molti cittadini non conoscono neppure la lingua italiana e parlano esclusivamente il tedesco) è risaputo: ieri i "simpatici buontemponi" di quelle terre hanno pensato bene di mettere in atto un nuovo "scherzone", vale a dire hanno "fatto finta" di spostare più a Sud i confini dell'Austria per estromettere l'Italia proprio nel giorno della Festa della Repubblica.
Ennesimo schiaffo dei tirolesi al Tricolore
L'Oscar della simpatia era già stato anticipato qualche tempo fa dalla sorpresa di molti alla notizia di bar e ristoranti riaperti in anticipo a Bolzano nonostante il lockdown: proprio mentre il Governo bacchettava con una diffida formale la Calabria "rea" d'aver fatto la stessa identica cosa, in molti hanno notato con fastidio i due pesi e le due misure applicati alla provincia autonoma del Nord in virtù del proprio statuto di favore.
La risposta esemplare di Fratelli d'Italia
Ora questa nuova provocazione. Su 25 passi e strade alpine (ci sono anche Cortina, Colle e Livinallongo) sono spuntati dei manifesti con la scritta “Verrückt nach Süden”, pazzi per il meridione, che ironicamente segnano la nuova linea di confine tra Italia e l’Austria.
A stigmatizzare finemente lo schiaffo alla nazione ci ha pensato stavolta il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo.
“Sono patetici: hanno insultato la memoria degli italiani morti per Coronavirus, rovinato l’immagine mondiale delle Dolomiti con le scritte Los von Rom e continuano a denigrare la patria che permette loro di amministrare il territorio come uno stato indipendente. Direi che ne abbiamo avuto abbastanza: quella è la porta, possono andarsene quando vogliono, nessuno di noi sentirà la mancanza di gente che non ha rispetto né per la propria patria né per i propri connazionali. Perché, vorrei ricordarglielo, nonostante le loro sceneggiate sono italiani; per essere austriaci, basta che se ne vadano al di là del Brennero. Saremo felici se non saranno più una nostra preoccupazione: se più di 100 anni non sono bastati per integrarsi, vuol dire che il problema è loro”.
E'n un fiume in piena De Carlo:
“Vendano i loro cappelli piumati, rinuncino a tutti i benefici che possono permettersi con i soldi degli italiani e se ne tornino in Austria: abbiamo già difeso i confini e siamo pronti a farlo di nuovo, anche oggi. Non si toccano i sacri confini della patria; hanno perso la guerra e queste sono le nuove regole: se non gli sta bene, possono andarsene quando vogliono, senza rimpianti da parte nostra, ma di là non troveranno gente pronta a regalargli soldi e potere come accade da troppi anni in Italia”.